Amministrative a Giugliano, spunta il nome di Vittorio Sepe. “Sto valutando ma escludo centrodestra”

Il boom di liste civiche che si prevede per le prossime amministrative a Giugliano fa pensare anche ad un boom di candidati sindaci. Liste civiche che da un lato, quello del Pd, vengono dall’esclusione alle primarie di tutti gli altri partiti di sinistra e centro. Dall’altro, il centrodestra, verrebbero dall’assenza di un partito forte e strutturato dell’area. Forza Italia difatti sembra brancolare nel buio.

VITTORIO SEPE – Tra tutte queste realtà spunta però il nome di Vittorio Sepe, Udc, oggi a capo della segreteria del ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. Sepe, dunque, potrebbe essere il candidato sindaco con a supporto delle liste civiche. Il suo nome infatti circola tra i bene informati negli ambienti politici. Il capo segreteria del ministro non conferma né smentisce l’ipotesi, ma allontana qualsiasi possibilità di essere il candidato sindaco del centrodestra. “Non sono stato invitato a nessun tavolo” dice, e l’eventualità che possa accadere in futuro non pare sfiorarlo. Nel caso in cui, però, la composizione delle liste di Forza Italia a Giugliano dovesse essere affidata a Francesco Guarino, consigliere comunale di Villaricca e candidato alla regione, Vittorio Sepe potrebbe essere eventualmente corteggiato.

DISTANZA DAL CENTRODESTRA – A confermare le parole di Sepe di distanza dal partito azzurro, oltre il percorso portato avanti nell’ultima consiliatura e cioè all’opposizione, c’è anche la dichiarazione di Alfano che allontana l’area popolare da Forza Italia dicendo che Ncd non farà “nessun accordo con il partito di Berlusconi che si è già consegnato alla Lega”.

AREA POPOLARE – Ma l’esponente Udc raccoglierebbe sotto la sua ala l’intera area popolare? Difficile dirlo: c’è chi preferirebbe seguire il Pd e chi invece slegarsi sia da un lato che dall’altro portando avanti un’ipotesi centrista. Al fronte opposto, e cioè il Pd, Sepe non chiude le porte pur non condividendo il percorso che i democratici hanno fatto per le primarie sbarrando l’accesso a tutti gli altri partiti. Insomma, i motori li stanno scaldando in parecchi, ma ai nastri di partenza c’è ancora tanta confusione.

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