Anche Mugnano, così come è accaduto per Calvizzano, ha perso il diritto di prelazione per l’attivazione di due farmacie comunali: la quinta e la settima. A sancirlo è un decreto dirigenziale regionale, che attesta che l’Ente non è riuscito ad espletare il bando di gara nei termini fissati da Palazzo Santa Lucia. Le farmacie comunali, che possono essere gestite direttamente dall’ente cittadino, oppure tramite delega a un consorzio tra comuni (quello attivato tra Mugnano, Melito e Casandrino è saltato nei mesi scorsi) o attraverso aziende municipalizzate e società di capitale, sono legate da rapporto convenzionale al servizio sanitario pubblico e in maniera del tutto identica alle farmacie private; tuttavia si differenziano da quelle private in relazione all’applicazione di alcune tariffe o per le modalità di accoglimento della clientela e gli orari di chiusura ed apertura dei locali.