Angela Celentano, spunta una nuova testimone: “Era a Roma”

Indagini senza sosta per Angela Celentano, scomparsa il 10 agosto 1996 sul Monte Faito nel Napoletano. L’ultima pista, seguita da alcuni mesi, è quella che porta in Messico. Adesso il Corriere della Sera è riuscito ha recuperare una testimonianza risalente a fine anni ’90 ma fino ad ora non ancora venuta fuori. E proprio quelle parole sembrano dare ancora più forza alla pista messicana, alla quale ha dato impulso anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando. La testimone è un’operaia romana di circa 40 anni e si dice pronta a deporre di nuovo.

“Doveva essere settembre, a Roma faceva ancora caldo. Il caso era successo da poco, quell’estate o la precedente. Il viso della piccola sorridente era sempre in tv e sui giornali. Ero sull’autobus che ancora porta dalla Casilina alla Tuscolana, il 558, e d’un tratto li vidi. Lui, un giovane straniero, trasandato, un po’ scuro di pelle, alto circa 1 metro e 75, era in piedi tenendosi al corrimano, mentre la bambina, abito traforato e sandaletti bianchi, capelli scuri sulle spalle, era seduta, imbronciata. Scesero sul viale che costeggia l’aeroporto di Centocelle, dove c’era il campo zingari. Osservai la scena per bene. La porta si stava aprendo e lei non voleva seguirlo. L’uomo insisteva strillandole ‘Angelita, vamos!’, fino a che la prese per una mano strattonandola e se la portò via”.

“La somiglianza era forte e mi colpì la diversa estrazione, non potevano essere padre e figlia”. Quella stessa sera telefonò alla polizia. “Due poliziotti del commissariato di Centocelle la mattina dopo vennero a trovarmi nell’istituto di formazione dove frequentavo un corso di informatica, in via Alessandro Della Seta, per mostrarmi la foto. L’immagine era scura, su un foglio bianco, tipo fax, ma la riconobbi. Ribadii più volte che l’uomo parlava spagnolo: avevo fatto il linguistico e gli accenti li riconoscevo bene.”

“La mia telefonata di allora immagino sia stata registrata e sono pronta a presentarmi di nuovo alla polizia per deporre, certo”, aggiunge la nuova testimone.

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