Non lasciano spazio a dubbi i risultati dell’esame autoptico eseguito sul corpicino di Leone, il gattino ritrovato in fin di vita ad Angri, in provincia di Salerno. La sua storia ha fatto il giro del web e ha mobilitato decine di migliaia di animalisti in Italia. Dall’autopsia emerge con chiarezza la causa della morte: scuoiato vivo da un essere umano.
Angri, non ci sono dubbi dall’autopsia: “Il gattino Leone scuoiato vivo tra atroci sofferenze”
A dare notizia del drammatico esito dell’analisi condotta dai medici veterinari è stato Cosimo Ferraioli, sindaco di Angri, attraverso un post su Facebook. “Vi comunico che l’esame autoptico e le analisi istologiche sul corpo del gatto Leone confermano in maniera ufficiale lo scuoiamento da parte di un essere umano. Proseguono intanto le indagini della Procura. Al momento questo è quanto sappiamo e quello che posso comunicarvi”.
Il messaggio del primo cittadino del comune del salernitano si conclude poi con un appello: “Nel frattempo chiedo a tutti supporto attraverso una corretta informazione e fiducia nelle Istituzioni, Istituzioni che stanno svolgendo il proprio lavoro, ognuno secondo le proprie competenze, nei tempi e nelle modalità previste dalla Legge”.
Altro caso in Puglia
E purtroppo sopraggiunge un’altra triste notizia: è deceduto anche l’altro Leone, il gattino che in provincia Barletta, a San Ferdinando di Puglia, durante i festeggiamenti di Capodanno, era stato raggiunto da un petardo in piena faccia, probabilmente lanciato da un gruppo di ragazzini. Portato in una clinica veterinaria di Barletta, Leone 2 è stato sottoposto a diverse cure per cercare di salvarlo, ci sono state persone che hanno permesso che i loro mici gli donassero il sangue. Ma dopo alcuni giorni anche lui non ce l’ha fatta.