Era il 17 dicembre del 1980 quando veniva uccisa a Giugliano Mena Morlando, giovane vittima innocente di camorra. 34 anni dopo i familiari hanno voluto ricordare la giovane insegnante che fu usata come scudo dal boss dei casalesi Francesco Bidognetti. La giornata di commemorazione si è svolta con due celebrazioni prima ai Fratelli Maristi, poi alla chiesa di Santa Sofia. I familiari hanno poi depositato una corona sulla lapide sotto casa, lì dove Mena perse la vita a causa di uomini senza scrupoli affinché il sacrificio di Mena non sia vano, affinché la sua memoria non venga mai cancellata.