Antonella morta dopo la folle sfida, il racconto del papà: “Sono stato io a…”

La morte della piccola Antonella ha scosso l’Italia intera. Morire all’età di 10 anni proprio non si può, ma purtroppo per lei non c’è stato nulla da fare. Un epilogo folle che ha riacceso i riflettori sulla pericolosità dei social soprattutto se utilizzati da minori inconsapevoli.

Bloccato Tik Tok

Purtroppo non è la prima volta che accadono fatti del genere. Antonella è solo l’ultima delle tante vittime delle challenge mortali. Proprio ieri il garante per la protezione dei dati personali ha deciso di bloccare Tik Tok, social che sta spopolando soprattuto tra i bambini, fino al 15 febbraio.

I genitori della piccola palermitana sono disperati. Soprattutto in questo momento che sono in attesa di un’altra bambina. In un’intervista al quotidiano Repubblica Angelo Sicomero, papà della piccola vittima, non si dà pace: “Sono stato io darle la cintura, poi è andata in bagno a fare la doccia. Tra noi non c’erano segreti, quindi non ho mai avuto esigenza di controllare il suo telefonino. “Ho il timore che qualcuno l’abbia contattata in privato e convinta a fare quella sfida. Ma penso anche che forse in quei cinque minuti mia figlia non è stata più lei”.

Parla il papà di Antonella

“Antonella era stata al cellulare in chat con le sue amiche, poi aveva fatto i compiti e avevamo cenato”. Ma poco prima Antonella aveva chiesto al padre di prestarle una cintura, quella che le ha dato era molto elastica. “Era in bagno a fare la doccia”, riesce a dire Angelo senza poter poi continuare la descrizione della serata maledetta.

Di solito Antonella andava in bagno con la sorella di nove anni ma mercoledì è andata da sola. “Erano due corpi e un’anima perché avevano pochi mesi di differenza. Antonella era la mammina per lei e per l’altra sorellina di cinque anni”.+

“Era una bambina generosa. E visto che non potevamo averla più con noi, abbiamo ritenuto giusto aiutare altri bambini con la donazione degli organi”. Voleva essere la regina, la star di TikTok e c’è riuscita. È finita proprio come voleva lei” – ha detto

Intanto indagini su quanto accaduto sono ancora in corso. Il suo cellulare al momento è inviolabile perché il codice di sblocco lo conosceva solo lei. E i magistrati si sono affidati a un tecnico informatico. Bisognerà capire cosa o chi ha spinto Antonella a fare un gesto simile.

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