Napoli. Perquisizioni, arresti e denunce durante un servizio di contrasto alla criminalità comune e organizzato nei quartieri nord di Napoli. Operazione che ha portato alla scoperta di armi e munizioni che considerato il tipo e l’approntamento (erano tutte cariche e pronte all’uso) nonché le modifiche apportate al fucile per renderlo più facilmente trasportabile fanno ritenere non da escludere l’utilizzo in fatti di sangue o d’intimidazione perpetrati dalla locale criminalità organizzata.
Nel corso di perquisizioni a tappeto i carabinieri del reparto operativo di Napoli, del nucleo operativo della compagnia Stella e delle stazioni competenti per territorio, effettuate con il supporto di colleghi del reggimento Campania, i militari hanno scoperto e sequestrato :
- – una pistola calibro 9 con 7 colpi nel caricatore;
– una pistola “glock” calibro 9, 11 colpi nel caricatore;
– 7 proiettili calibro 3.80 per pistola automatica.
– una doppietta con calcio mozzato e matricola abrasa.
Trovati e sequestrati anche 21 grammi di marijuana, 43 di hashish, 70 di eroina, 36 di cocaina, 0,9 di crack, 2.510 euro in contante ritenuti provento di attività illecita, 2 bilancini di precisione e una carta d’identità contraffatta. Per la detenzione di armi, munizioni e droga sono stati tratti in arresto Michele e Vincenzo Sarnelli (nella foto), padre e figlio, 58 e 25 anni, entrambi residenti in via dello Stelvio, a Secondigliano e già noti alle forze dell’ordine
Arrestati anche:
- — Abdalla Salim, 60 anni, del Ruanda, già noto, responsabile di detenzione di stupefacente a fini spaccio;
- — Raffaele Gabriele, 50 anni, di Scampia, già noto, arrestato anche lui per detenzione a fini di spaccio;
- — Fedele Radunanza, di Ottaviano, 38 anni, già noto, arrestato per lo stesso titolo di reato;
- — Yacinne Gueche, 26 anni, di origini algerino, senza fissa dimora , per detenzione a fini spaccio di stupefacente. È stato anche denunciato per la normativa sulla immigrazione;
- — Gennaro Ciotola, 54 anni, di Poggioreale, già agli arresti domiciliari, raggiunto da un ordine di carcerazione emesso dalla procura generale di Venezia in forza del quale dovrà espiare 4 anni per rapina e sequestro persona;
- —Nicola De Maso, di Melito, 44 anni, già noto alle ff.oo., ritenuto contiguo al clan “vanella grassi”, tratto in arresto per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi;
- — Salvatore Palumbo, 28enne, della Sanità, già noto, arrestato per evasione dagli arresti domiciliari cui era sottoposto per furto con strappo;
- — Salvatore Bernardo, 38 anni, di Napoli, già noto alle forze dell’ordine, arrestato per false attestazioni a pubblico ufficiale.
Denunciati a piede libero:
- —un 31enne di origini ganesi (detenzione di droga a fini di spaccio);
- —un 41enne già noto alle forze dell’ordine ritenuto contiguo al clan della “Vanella Grassi” (ricettazione di una smart “for two” rubata lo scorso 20 aprile ad Afragola);
- —un 32enne dello Sri Lanka, domiciliato a Materdei (ricettazione di un piaggio liberty rubato lo scorso agosto).