Armando Del Re gestiva il business della droga a Giugliano e Melito: era il narcos della camorra

NAPOLI – Armando Del Re è stato finalmente assicurato alla giustizia, questa mattina, dalle forze dell’ordine. Il giovane è stato bloccato in un autogrill incastrato da una telefonata che avrebbe fatto poco prima. Del Re, fedelissimo dei Di Lauro, era già conosciuto negli ambienti malavitosi e già noto alle forze dell’ordine: nel 2011 fu arrestato, durante un blitz per traffico di droga.

La famiglia Del Re, secondo quando accertato dagli inquirenti all’epoca del blitz del 2011, gestiva per la cosca il business stupefacenti nella zona di Giugliano e di Melito. Con i fratelli Roberto e Cristofaro, Vincenzo trattava la distribuzione delle partite di cocaina, kobret e crack nell’area a nord di Napoli e pare fosse particolarmente abile a tagliare la roba per farci “la cresta” e rivendere le dosi in più ai gruppi attivi nel parco Verde di Caivano. Quando è stato catturato, Armando Del Re stava facendo rientro dal carcere dove è detenuto attualmente il padre, Vincenzo Del Re alias “‘a pacchiana”, per chiedere il suo aiuto.

Insieme ad Armando, ad finire in manette, anche Antonio Del Re, fratello minore di Armando. A lui l’accusa di di aver offerto protezione al 30enne ritenuto responsabile del ferimento della piccola Noemi, la bimba di 4 anni colpita in piazza Nazionale.

 

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