C’è chi ha già chiesto l’immediato scioglimento del consiglio comunale di Melito come i parlamentari del Movimento 5 stelle e chi come il Pd con Marco Sarracino chiede “provvedimenti di carattere straordinario per spezzare definitivamente i legami tra la criminalità e una certa malapolitica. Nell’ultima campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale, il PD ha sostenuto con forza la candidatura di Dominique Pellecchia, proprio per offrire alla città un’alternativa libera da condizionamenti e che facesse della lotta alla criminalità un proprio tratto identitario” ha detto Sarracino.
Commenti dei parlamentari agli arresti di Melito
Sono numerose le reazioni politiche agli arresti di Melito. Per il deputato Francesco Emilio Borrelli questa è la “conferma della terrificante relazione tra una parte del sistema politico e la criminalità. Certi metodi e certi rapporti non si sono mai spezzati in alcune zone del territorio”.
L’ex procuratore nazionale antimafia e oggi deputato Federico Cafiero De Raho ha così commentato: “Gli arresti del Sindaco e del Presidente del Consiglio comunale di Melito di Napoli, per fatti gravissimi che attengono anche allo scambio elettorale politico mafioso, rappresentano l’ennesimo campanello d’allarme sulla presenza della criminalità organizzata e sulla sua forza pervicace nella politica e nelle istituzioni locali, soprattutto in certi territori. È necessario intervenire con fermezza e con controlli costanti sui territori ad alta densità camorristica. Bisogna proteggere e garantire la popolazione e tutelare la democrazia dagli attentati alle libertà da parte delle organizzazioni mafiose. A chi nel governo accusa il Movimento 5 Stelle di avere una visione ‘panmafiosa’, è utile ricordare che quasi tutti i giorni la stampa riporta notizie di fatti di corruzione e mafia, camorra, ndrangheta, quarta mafia” dice Cafiero de Raho.
“Avere una visione reale sull’inquinamento mafioso dei territori mantiene alta l’attenzione sul dovere dello Stato di aiutare le imprese a lavorare più serenamente ed i cittadini a esercitare liberamente il loro diritti, anche quello di voto. Ci aspettiamo che il Ministro dell’Interno Piantedosi nomini immediatamente una commissione prefettizia che faccia luce sulle irregolarità commesse nel Comune di Melito e restituisca credibilità e legalità alla gestione amministrativa. Chiediamo infine una presa di posizione importante dei partiti i cui esponenti sono coinvolti in una vicenda così grave, Fratelli d’Italia in primis” conclude il parlamentare 5 stelle.
Libera, associazione contro le mafie, invoca uno scatto d’orgoglio da parte della società civile: “C’è bisogno di un lavoro politico non solo da parte dei partiti ma anche della società civile che deve ricucire un rapporto tranciato tra la comunità e chi amministra” dice Pasquale Leone, referente provinciale di Libera.
Pellecchia: “Clima inquietante, la camorra non voleva una Nuova Melito”