Blitz in provincia di Caserta, smantellata rete del narcotraffico: 38 arresti

Un blitz come non se ne vedevano da tempo nella Valle di Suessola, tra le province di Caserta e Benevento. Questa mattina, 20 aprile, i carabinieri hanno blindato l’intero comprensorio cittadino per sgominare un’organizzazione dedita allo spaccio e al traffico di stupefacenti. Ben 38 gli arresti messi a segno. Un’operazione che decapita di fatto la rete della droga in una delle aree più popolose della Campania.

Blitz anti-droga in Valle di Suessola, 38 arresti

San Felice a Cancello, Arienzo, Cervino, Santa Maria a Vico. Sono questi i comuni dove questa notte i militari dell’Arma, con il dispiegamento di elicotteri e unità cinofile, hanno assicurato alla giustizia decine di persone, tra cui alcune donne. Le indagini sono scattate nella primavera del 2019 ad Arienzo, durante un controllo effettuato ai danni Antonio Piscitelli, classe 1994, figlio di Filippo Piscitelli ‘o Cervinaro. Per caso furono scoperte delle telecamere e una conversazione privata via chat scambiata con il padre, in quel momento in galera, ma pronto a tornare in libertà di lì a poco.

Proprio la scarcerazione di Filippo Piscitelli segnerà una svolta. Il criminale assumerà infatti la leadership di un’organizzazione violenta del narcotraffico, pronta a imporre il proprio mercato anche a colpi di minacce e pestati. Ma molti i passi falsi commessi che hanno portato il ras a esporsi agli investigatori. Errori in serie che probabilmente hanno coinvolto familiari ed adepti, oggi tutti finiti nella tenaglia della giustizia.

Tra gli arrestati, oltre a Filippo Piscitelli, alcuni esponenti della sua famiglia, l’ex moglie Elena Rivetti, il nipote, le figlie, il nipote, il fratello, il genero Alfonso Morgillo titolare di un noto bar di Polvica. C’è anche Massimo Migliore, detto Mastone, nei pressi della sua casa anche un’ambulanza. Respinta la richiesta per ben due boss della zona. Tra gli avvocati nominati, Orlando Sgambati, Igino Nuzzo e Danilo Di Cecco.

Le piazze di spaccio

Dopo quasi tre anni di indagini, la Procura e i carabinieri hanno potuto così accertare l’operatività di un gruppo criminale collegato al clan Massaro, i cui accoliti, anche grazie al potere intimidatorio esercitato sul territorio gestivano, in maniera monopolistica, il traffico degli stupefacenti. Gli investigatori hanno così individuato sia il vertice che le articolazioni periferiche dell’organizzazione. Documentate anche le modalità con cui il gruppo affermava la sua supremazia attraverso minacce armate, pestaggi e atti incendiari nei confronti dei gestori delle piazze di spaccio che non ripagavano i crediti o nei confronti di coloro che provavano a mettersi in proprio.

I nomi degli arrestati

  • Custodia cautelare in carcere:

Filippo Piscitelli ‘o cervinar, Salvatore Piscitelli ‘o slavo, Antonio Piscitelli 88 ‘ o nano, Antonio Piscitelli 94, Costanza Piscitelli, Michela Piscitelli, Giuseppina Abbate, Adriano Basilicata, Antonio Cimmino, Lazzaro Cimmino detto lazzariello, Patrizia Di Palma, Francesco Iannone, Gennaro Iannone, Massimo Migliore ‘ o mastone, Alfonso Morgillo, Gennaro Morgillo, Veronica Morgillo, Elena Rivetti, Daniele Rivetti detto ‘zì Miniello, Raffaele Rivetti, Nicola De Lucia, Clemente Pelaggi (già detenuto), Annunziata Floriano, Anna Papa, Antonio Papa ‘o picciuott, Giuseppe Servodio, Giuseppe Piscitelli, Giuseppe Zampano, Raffaele Conte, Giuseppe D’Anna, Crescenzo De Rosa.

  • Arresti domiciliari:

Angelo Biagio Carfora, Antonio Naddeo, Nicola Amato, Umberto Zampella, Alfonso Grego, Luca Gagliardi,

  • Obbligo di firma:

Vincenzo Grego

  • Indagati a piede libero:

Luca Affinita, Giuseppe Attanasio, Michele Passariello, Marianna Cinque, Angelo Crisci, Pasquale D’Anna, Giuseppe De Lucia, Domenico Nuzzo, Giuseppina Paone, Adele Pezzella, Andrea Pierno, Raffaele Piscitelli, Antonio Russo, Giovanni Silvestri, Caterina Taverna, Maria Carmina Villanova.

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