Arriva il bonus benzina 2022: a chi spetta e come funziona

Salgono ancora i prezzi di benzina e diesel in Italia. Il costo è arrivato nuovamente ai 2 euro a litro.

In base all’elaborazione dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mise – aggiornati alle 8 del 5 giugno – il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self va a 1,969 euro al litro (1,952 il valore del 2 giugno), con i diversi marchi compresi tra 1,953 e 1,986 euro al litro (no logo 1,966). Prezzi esorbitanti e per contrastarli il governo ha introdotto un bonus benzina fino a 200 euro.

Bonus benzina: come funziona

Il buono benzina spetta ai dipendenti di aziende private e di datori di lavoro privati, come ad esempio gli studi professionali. Sarà l’azienda a decidere se e in che misura prevederlo e concederlo ai dipendenti. Il lavoratore non dovrà presentare alcuna domanda e sarà concesso a prescindere dall’Isee.

Sono i datori di lavoro a decidere se erogare o meno i buoni benzina ai propri dipendenti, così come possono deciderne la cifra che può arrivare fino a un massimo di 200 euro ma può essere anche inferiore.

I buoni benzina devono essere messi a disposizione dei dipendenti entro il 31 dicembre 2022, ma l’uso da parte dei lavoratori non deve avvenire entro questa data, bensì entro il limite di scadenza indicato sul buono stesso.

La somma erogata non incide sulla formazione del reddito, il bonus benzina è esentasse e non concorre alla formazione del tetto massimo previsto per i “fringe benefits”, la cui soglia è di 258,23 euro.

Il bonus però non è considerato un diritto, il datore di lavoro può anche scegliere di non applicarlo alla totalità dei suoi dipendenti.

Bonus 200 euro: chi deve fare richiesta altrimenti non lo riceverà

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