Bonus Partita Iva. Da lunedì moduli online sul sito dell’Inps per fare richiesta del bonus di 600 euro previsto per le partite Iva e lavoratori autonomi. Il bonus da 600 euro è previsto dal decreto Cura Italia emanato nei giorni scorsi.
A partire dalla prossima settimana, quindi presumibilmente da lunedì 30 marzo, l’INPS “metterà sul proprio sito il modulo per la richiesta online che dovrebbe portare all’accredito tempestivo sul conto corrente”
Bonus 600 euro autonomi e partite IVA: a chi spetta
Il bonus 600 euro potrà essere richiesto da liberi professionisti titolari di partita IVA (attiva alla data del 23 febbraio 2020) e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) attivi alla data del 23 febbraio 2020. Potrà quindi essere richiesto dagli iscritti alla Gestione separata INPS (art. 2, comma 26 Legge 335/1995), non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria.
Inoltre riguarda i lavoratori autonomi iscritti all’AGO INPS; per intenderci artigiani e commercianti che sono stati costretti alla chiusura parziale o totale delle proprie attività per contenere il diffondersi dell’epidemia da COVID-19.
Infine riguarda i lavoratori dipendenti stagionali di alcuni settori particolarmente colpiti dalla crisi (turismo e agricoltura) e i lavoratori dello spettacolo.
Elenco beneficiari del bonus autonomi e partite IVA di 600 euro
Riepilogando possono accedere al contributo:
- liberi professionisti con partita IVA (iscritti alla gestione separata INPS) e co.co.co. Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non devono avere altre forme di previdenza obbligatoria.
- lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
- lavoratori dipendenti stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che hanno perso il lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore della presente disposizione. Gli stessi non devono essere titolari di pensione o di altro rapporto di lavoro dipendente;
- i lavoratori del settore agricolo a tempo determinato, non titolari di pensione, che nel 2019 abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo;
- i lavoratori dello spettacolo ovvero che siano iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo. Questi devono avere almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo e un reddito (da questo lavoro) non superiore a 50.000 euro. Gli stessi non devono essere titolari di pensione e infine non possono essere titolari di rapporto di lavoro dipendente alla data di entrata in vigore della disposizione.
A chi non spetta il bonus di 600 euro
Restano quindi esclusi dal presente contributo i liberi professionisti iscritti alle casse obbligatorie (commercialisti, consulenti del lavoro, architetti, ingegneri ecc.).
Ci si aspetta comunque che anche le casse emaneranno apposite misure per far fronte alle emergenze delle singole categorie di appartenenza.