Aspirina al posto della cocaina: così è stato ucciso il povero Mario

Mario Cerciello Rega

Aspirina al posto della cocaina e la chiamata al 112: l’omicidio del povero Mario. Uno dei due cittadini americani fermati oggi per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega ha ammesso le proprie responsabilità. Il giovane ha affermato di essere lui l’autore materiale dell’accoltellamento. Si tratta della persona con i capelli mesciati apparso in una foto e ripreso da alcune telecamere.

COSI’ E’ MORTO MARIO CERCIELLO REGA

Erano in cerca di droga a Trastevere ma la sostanza acquistata era semplice aspirina: perciò hanno rubato la borsa del pusher nel tentativo di recuperare i soldi. Questa la dinamica della vicenda che ha portato all’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti i due ragazzi americani erano andati a Trastevere per acquistare sostanze stupefacenti: dopo essersi resi conto di essere stati ingannati, hanno strappato la borsa allo spacciatore che conteneva il suo telefono cellulare. L’uomo ha quindi contattato i due chiamando il suo numero di telefono per avere indietro la borsa. Il pusher avrebbe poi chiamato il 112 per comunicare dello scippo e che si era accordato con i due americani per la restituzione della borsa. A questo punto, all’orario stabilito i due carabinieri, in borghese, si sono recati in via Pietro Cossa. Li’ hanno incontrato i due ragazzi con i quali è scoppiata una violenta colluttazione durante la quale il vicebrigadiere è stato colpito con otto coltellate risultate poi fatali.

I FERMATI

Due persone fermate nell’ambito delle indagini sull’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. I fermati sono cittadini americani. I carabinieri hanno portato i due al nucleo operativo dei Carabinieri di via In Selci, dove si recheranno i magistrati della Procura di Roma per interrogarli. Contro i due per ora non è stara formalizzata nessuna accusa. La Procura però procede per omicidio e furto.

Almeno quattro persone si trovano in caserma per essere ascoltate nell’ambito delle indagini sulla morte del carabiniere ucciso a Roma nella notte con alcune coltellate mentre era in servizio. “Quando ho sentito Mario urlare ho lasciato quell’uomo e ho provato a salvarlo, perdeva molto sangue”. E’ quanto avrebbe raccontato il collega del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ucciso in servizio la scorsa notte a Roma.

I funerali di Cerciello saranno celebrati lunedì 29 luglio alle 12 a Somma Vesuviana nella chiesa di Santa Croce in via Santa Maria del Pozzo 114. La stessa dove un mese e mezzo fa il carabiniere si era sposato. Lo si apprende dal Comune di Somma Vesuviana.

 

FONTE: ANSA

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