Assalti a banche e uffici postali nell’Agro nocerino. Dovrà scontare 40 anni di carcere la banda di rapinatori originaria di Scampia.
Il Tribunale di Nocera Inferiore ha condannato Salvatore Di Tota, a 7 anni e 4 mesi di carcere, i fratelli Giovanni e Sabatino Perrotta, a 9 anni di reclusione, il 30enne Nicola Scotto a 8 anni e il sarnese Pasquale Robustelli a 7 anni di carcere.
Assolti, invece, Salvatore Pappagallo e Carmine Giordano. Le rapine furono commesse all’ufficio postale di Sarno, con un bottino di circa 20mila euro e alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna di Roccapiemonte. In quest’ultima, però, l’incasso fu appena di 1000 euro. Poi, ancora, un colpo fallito a San Marzo sul Sarno.
A raccontare la verità sulla gang di rapinatori – come riporta Cronache della Campania – fu proprio uno di loro, il sarnese Ferdinando Manzo, condannato in primo e secondo grado con rito abbreviato. Il malvivente, non avendo ricevuto soldi dopo una rapina, descrisse ai magistrati il modus operandi della banda, i colpi messi a segno e studiati a tavolino in un’abitazione a Sarno, nonché base logistica del gruppo. Dalla testimonianza emersero altri dettagli: le varie rapine realizzate più volte a Scampia nel 2015, l’uso di pistole finte e parrucche per camuffare la loro identità e infine l’abitudine di prendere in ostaggio i dipendenti delle banche e degli uffici postali.