Assalti ai supermercati nel Casertano, preso il rapinatore con l’Alfa 147. All’esito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una persona di 36 anni, domiciliata a S. Cipriano di Aversa (provincia di Caserta), ritenuta responsabile di rapina aggravata.
Il 21 gennaio 2017 alle ore 19:15 circa, veniva perpetrata una rapina al Supermercato Di Tella di Casal di Principe (CE) durante la quale una persona, con il volto coperto da un passamontagna, minacciando le due dipendenti con una pistola, asportava la somma di 635 euro e buoni pasto per un valore di 65 euro. La sera stessa, i Carabinieri di Casal di Principe, che avevano già avviato un’attività info-investigativa volta all’individuazione degli autori di altre tre rapine commesse con modus operandi simile tra Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa, traevano in arresto nella flagranza del reato di porto abusivo d’arma comune da sparo e ricettazione proprio la persona colpita dall’ordinanza cautelare eseguita in data odierna.
I militari, in particolare, avevano focalizzato le ricerche sull’autovettura in uso all’indagato, un Alfa Romeo 147 di colore grigio scuro senza copricerchio anteriore destro utilizzata anche nelle precedenti rapine, che veniva rintracciata alle ore 20:35 a San Cipriano d’Aversa. A seguito di un’accurata perquisizione veicolare all’interno dell’auto, a cui di volta in volta venivano sostituite le targhe con altre provento di furto, veniva rinvenuta, nascosta all’interno del cruscotto, una pistola beretta 9×21, con il colpo in canna ed altri 14 proiettili nel caricatore. La pistola appariva coincidente con l’arma utilizzata nel corso delle rapine oggetto d’indagine e anche con quella avvenuta la sera del 21.01.2017.
L’esame delle riprese della videosorveglianza del supermercato e l’escussione delle vittime permettevano, poi, di appurare l’esatta corrispondenza tra i vestiti indossati al momento dall’arrestato, sottoposti a sequestro dai Carabinieri, e quelli utilizzati dall’autore della rapina di quella stessa sera.
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