Assegno unico figli, da oggi via alle domande: come funziona, chi può richiederlo, gli importi

Da oggi, 1 luglio, via alle domande per l’assegno unico per i figli. Basta inserire sul sito dell’Inps il proprio codice fiscale e l’Iban per assicurarsi il sussidio.

Sostegno che secondo l’Istat vale nel semestre 962 euro in media a nucleo percettore e che ha una platea potenziale di 1,8 milioni di famiglie.

Assegno unico per i figli

Assegno unico e reddito di cittadinanza sono compatibili dunque chi riceve il reddito potrà cumulare anche l’assegno. Da oggi, 1 luglio, però, parte la misura ponte decisa dal governo in attesa della forma definitiva di sostegno universale che sarà in vigore dal gennaio 2022.

L’Assegno Ponte è temporaneo. Va dal 1 luglio 2021 al 31 dicembre 2021. Per le domande inviate entro il 30 settembre verranno pagati gli arretrati a partire da luglio 2021. Altrimenti si riceverà l’assegno dal mese della richiesta.

Requisiti e chi può richiederlo

L’assegno può essere richiesto da lavoratori autonomi, disoccupati che non percepiscono NASPI, indennità mensile di disoccupazione. Vale per i genitori di figli fino a 18 anni. Per fare la richiesta bisogna essere cittadini italiani o comunitari, titolari di permesso di soggiorno UE permanente, chi ha un permesso di soggiorno per lavoro. Occorre essere residenti o domiciliati in Italia.

Leggi anche: Assegno unico figli: domanda da 1 luglio anche per gli arretrati. Il modulo da scaricare

L’importo viene calcolato in base all’ISEE. Con ISEE fino a 7.000 euro possono arrivare 167, 5 euro mensili per ogni figlio, fino a 2 figli minori; 217,8 euro mensili per ogni figlio dal terzo figlio. Man mano che l’ISEE sale l’assegno si riduce. Il tetto massimo per avere il contributo è ISEE a 50.000 euro. C’è un aumento del valore mensile di 50 euro per ogni figlio disabile.

Come presentare domanda

La richiesta è online sul sito dell’Inps  o con SPID o carta d’identità elettronica oppure tramite un caf. Il contributo arriva direttamente sul conto corrente di cui si è indicato l’IBAN. Per genitori separati, in caso di affido condiviso, l’assegno può essere diviso al 50%.

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