Manca poco per presentare domanda per l’assegno unico per i figli in Italia. La procedura sarà operativa dal 1 luglio fino al 31 dicembre.
Il sussidio verrà erogato a lavoratori dipendenti, autonomi o incapienti. Possono fare richiesta tutte le donne in attesa, dal settimo mese di gravidanza. Inoltre, la novità riguarda anche il fatto che dai 18 anni fino ai 21 una somma ridotta rispetto all’assegno potrebbe essere accreditata direttamente al figlio se: è iscritto all’università; è un tirocinante; è iscritto a un corso professionale; svolge il servizio civile; svolge un lavoro a basso reddito.
La novità del sussidio riguarda i lavoratori autonomi e i disoccupati di lungo periodo, che non avevano diritto agli Assegni per il Nucleo Familiare (Anf) per dipendenti e pensionati. Ma anche per questi ci sono dei cambiamenti, perché per loro gli importi sono stati aumentati. Questo, in attesa del nuovo Assegno unico che debutterà dal 2022.
Assegno unico figli
Dal 1° luglio entrano in vigore le nuove tabelle per l’assegno per il nucleo familiare (ANF). Questa che parte da luglio è una misura “ponte” per i figli a carico che andrà dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 e che ha previsto anche un incremento degli importi mensili dell’ANF del valore di 37,50 euro per ciascun figlio per i nuclei familiari fino a due figli e di 55,00 euro per i nuclei familiari di almeno tre figli.
L’assegno ha un valore massimo di 250 euro, in base all’Isee, ed è composto da un valore fisso e uno variabile al variare del reddito complessivo della famiglia.
Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha spiegato che per l’assegno temporaneo la procedura è semplificata: bastano codice fiscale e Iban. Chi presenterà domanda entro il 30 settembre potrà percepire anche gli arretrati. Chi farà domanda da ottobre in poi riceverà solo la quota dal momento della richiesta.
Come dicevamo l’importo per ogni nucleo familiare è legato al reddito Isee. Sotto i 7.000 euro Isee l’importo è massimo: 167,5 euro mensili per una coppia con un figlio, 335 euro con due figli.
Per conoscere tutti gli importi è stato pubblicato un allegato (clicca qui per scaricarlo) che contiene l’individuazione delle soglie ISEE e la determinazione dei corrispondenti importi mensili dell’assegno temporaneo per ciascun figlio minore, anche in relazione al numero dei figli minori.
Compatibile con reddito di cittadinanza
L’assegno unico figli è compatibile col Reddito di cittadinanza, e in tal caso il corrispettivo sarà caricato direttamente sulla carta. ”Sulla carta del Reddito di Cittadinanza confluirà anche una parte dell’assegno unico, sarà riconosciuto d’ufficio e caricato automaticamente” ha spiegato Tridico.
Per quanto riguarda i dipendenti, l’assegno resta per ora ancorato al reddito familiare lordo e l’unica novità riguarda gli aumenti: 37,5 euro in più a figlio e 55 in caso di 3 o più figli. L’Inps ha però chiarito che l’aumento non è una base comune per tutti, ma va solo a chi percepisce già l’assegno.