Giugliano. Blitz anti assenteismo stamani al comune di Giugliano. I carabinieri hanno portato a termine, infatti, un’operazione contro i “furbetti del cartellino”. Sono stati notificati 50 avvisi di garanzia e sospesi dal servizi 18 dipendenti (LEGGI). In totale, dall’indagine partita dal dicembre 2015, sono 120 gli impiegati comunali sotto inchiesta su un organico di circa 230 unità. Ecco alcuni commenti politici all’inchiesta.
ANNA RUSSO, consigliere comunale lista “Cambiamenti. Lo scorso ottobre ho protocollato un’interpellanza, in rappresentanza della lista cambiaMenti, discussa poi in sede di question time, sui presunti episodi di assenteismo che hanno interessato il comune di Giugliano, non conoscendo né le condotte né gli autori delle presunte. Dall’inizio del mandato, il comune ha subito due blitz nei quali si sono riscontrate delle irregolarità ed, al trascorrere di un anno, ho chiesto se e quali dati ed eventuali provvedimenti l’amministrazione avesse intenzione di porre in essere per inibire e prevenire condotte scorrette, che oltre a danneggiare i servizi offerti alla città, ancor peggio danneggiano tutti quei dipendenti ligi al dovere, coscienti del sovraccarico di lavoro dovuto ad un pesantissimo sotto organico che caratterizza il nostro ente. Già in quella sede fu opportuno chiarire il concetto di assenteismo che non è di certo ascrivibile ad una pausa caffè o ad un ritardo.
Alla luce dei controlli, dell’emergere di comportamenti di gravità assoluta, dal numero ingente di funzionari coinvolti dalla vicenda e delle misure notificate questa mattina, sono soddisfatta delle dichiarazioni del sindaco Poziello che dopo mesi trova condivisione in quanto ho anticipato, sottolineando che i “furbetti” danneggiano chi lavora onestamente ed è nella tutela dei dipendenti che si inseriva l’attenzione al tema.
Vanno fatte opportune distinzioni tra le condotte e le responsabilità, che sicuramente gli organi competenti terranno presenti in sede dibattimentale. Al dipendente, tra l’altro, viene garantita la flessibilità col sistema di recupero ore per ritardi o permessi pertanto, se riscontrate, queste condotte appartengono esclusivamente ad una cattiva mentalità, la sfida che cambiaMenti ha fatto propria dalla discesa in campo.
Se verranno riscontrati i reati, questi vanno condannati senza se e senza ma, lavorare nella Pubblica Amministrazione significa lavorare due volte per se stessi. Coloro che invece risulteranno essere estranei a quanto gli viene oggi contestato, spero riescano a chiarire quanto prima la propria estraneità e tornare serenamente a svolgere il proprio lavoro. Non bisogna attivare la macchina del fango ma anzi, in queste ore bisogna lavorare per garantire i servizi ai cittadini a fronte di uffici più che depotenziati ed attendere con fiducia gli esiti da parte degli organi giurisdizionali. Giugliano torna alla ribalta dei media nazionali per l’ennesimo scandalo, cambiaMenti continuerà a vigilare e proporre perché i riflettori si possano accendere su condotte virtuose e non si sottrarrà al confronto politico e dal dare un contributo alla risoluzione dell’emergenza “sotto organico”.
VERDI. “Si facciano tutti gli accertamenti e le indagini necessari, ma questa storia dei dipendenti del Comune di Giugliano che non andavano al lavoro, pur se risultavano regolarmente in servizio, non deve finire senza il licenziamento di quelli che vedranno confermate le accuse nei loro confronti”.
A chiederlo i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale di Giugliano, Giuseppe D’Alterio, per i quali “il Comune deve costituirsi parte civile nei processi contro questi dipendenti che sono veri e propri truffatori perché, oltre a prendere stipendi che non dovevano ricevere visto che non lavoravano, hanno anche creato un danno economico e ne creeranno altri ancora visto che molti uffici avranno difficoltà a portare avanti il lavoro, a cominciare da quello tributi che, addirittura, resterà chiuso fino a quando non si riorganizzerà il personale visto che gran parte dei dipendenti è rimasto coinvolto nell’indagine”.
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