Un’assoluzione e condanne ridotte per la banda del buco capeggiata da Domenico Pirozzi, detto Mimì ‘o pesante, organizzazione considerata vicina al clan Mallardo. Poco fa la lettura della sentenza davanti alla V sez. del Tribunale di Napoli. Pirozzi era considerato un uomo del clan.
La banda era accusata, a vario titolo, di rapine in serie alle banche, sfruttamento della prostituzione, speculazioni edilizie e contatti assidui con politici e amministratori locali, corruzione e interposizione fittizia. Tra le rapine di cui erano accusati ricordiamo quello messo a segno all’ufficio postale di Villaricca, che fruttò 35 mila euro, e all’Unicredit di piazza Annunziata a Giugliano, dove riuscirono ad entrare grazie ad uno scavo sotterraneo.
L’unico assolto è stato Domenico Basile, detto mimmolone. Pena ridotta anche per il boss Pirozzi, che passa dai 19 anni inflittagli in primo grado, ai 15 del processo d’appello. Ecco le condanne:
- Domenico Pirozzi 15 anni
- Domenico Micillo 14 anni
- Renato Cacciapuoti 10 anni e 8 mesi
- Nicola Felaco 10 anni
- Raffaele Smarrazzo 5 anni
- Giuliano Gracco 11 anni
- Domenico Cimmino 11 anni e 4 mesi
- Giovanni D’Alterio 10 anni di reclusione
- Domenico Basile assolto
Confermate invece le assoluzioni per: Pasquale Palma, Giancarlo Frecciarulo, Ferrara Massimiliano, Ciro De Matola, Giuseppe Sorvillo, Domenico Abbate, Giuseppe Piscopo, Giuseppe Ferrara, Pasquale Palma, Tristano Cicchetti, Giuseppe Marino, Giancarlo Frecciarulo, Gioacchino Nardi , Nella Di Donato , Aureliana Di Spirito, Casone Francesco, Gennaro Carbone, Gennaro Scognamiglio, Paolo Varriale e infine Antignano Stefano.