Assolto in Appello Giuliano Ascione, l’ultimo dei fratelli coinvolti nell’inchiesta Tahiti che aveva accostato la nota famiglia di imprenditori giuglianesi al clan Mallardo e in particolare alla fazione guidata da Peppe Dell’Aquila detto O’ ciuccio. Assolti con lui anche gli altri familiari coinvolti che già avevano avuto lo stesso giudizio durante il primo grado. Restituiti alla famiglia tutti i beni sequestrati durante il blitz per un valore di svariati milioni di euro.
Ascione era tornato in galera proprio due settimane fa dopo una serie di giudizi contrastanti tra tribunale del riesame e la cassazione in merito alla sua custodia cautelare.
L’imprenditore era difeso dallo studio legale dell’avvocato Paolo Trofino e dall’avvocato Mario Griffo. Al caso ha collaborato l’avvocato Marco Sepe.
L’accusa che pendeva sul capo di Ascione era concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza emessa dalla quarta sezione della corte d’Appello di Napoli con il presidente Giacobini smonta un impianto accusatorio che aveva dipinto gli Ascione come imprenditori criminali al servizio della camorra e restituisce la libertà e i beni alla nota famiglia giuglianese. Ora i pm potranno solo ricorrere in Cassazione.
Luigi Ascione era difeso dagli avvocati Giuseppe Pellegrino e Salvatore Cacciapuoti. Michele Ascione difeso invece dall’avvocato Raffaele Quaranta.