Camilla Canepa assumeva una doppia terapia ormonale perché soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare. Sulla studentessa 18enne di Sestri Levante, morta a causa di una trombosi dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca, gli investigatori vogliono vederci chiaro. Si dovrà capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda che era stata consegnata prima della somministrazione del vaccino durante un open day a maggio.
AstraZeneca, Camilla morta a 18 anni: soffriva di piastrinopenia autoimmune familiare
Im queste ore i carabinieri del Nas di Genova stanno acquisendo cartelle cliniche e tutta la documentazione medica relativa alla giovane deceduta ieri in ospedale. Tra i documenti, ci sono anche le dirigenti medici del San Martino Pelosi e Brunetti. Martedì verrà dato l’incarico ai medici legali Luca Tatjana e Franco Piovella.
I militari, delegati dai pm Francesca Rombolà e Stefano Puppo insieme all’aggiunto Francesco Pinto, stanno andando negli ospedali di Lavagna, dove Camilla Canepa è stata ricoverata il 3 giugno, e al Policlinico San Martino.
Sul primo ricovero al pronto soccorso di Lavagna di Camilla, la Asl4 aveva fatto approfondimenti il 7 giugno 2021. A dirlo è il direttore generale Paolo Petralia che all’Ansa ha dichiarato: “La direzione sanitaria ha acquisito in data 7 giugno dettagliata relazione del direttore uoc pronto soccorso sul percorso relativo alla paziente e, ritenendola esaustiva, non ha al momento attivato ulteriori iniziative”.