Come da prassi dopo un attentato terroristico si tutelano i siti che potrebbero essere interessati da aggressioni. Tra questi c’è anche la base Nato di Giugliano. Per il momento però la linea è quella del riserbo.Quanto accaduto a Parigi, dove sono morti 8 giornalisti e 2 poliziotti, dopo un attacco ad opera di integralisti islamici, tutto il mondo è in allerta. Ma, si legge su Il Mattino, prima di assumere ogni decisione nell’immediato occorrerà attendere la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura.
L’allerta serve ad innalzare la protezione. Insieme alla base Nato c’è l’aeroporto di Capodichino, una serie di infrastrutture ma anche le sedi di organismi politici o militari, la Stazione Marittima e alcuni snodi di strade e autostrade. Naturalmente c’è spazio per la rete ferroviaria, a cominciare dalla Stazione Centrale di piazza Garibaldi e le metropolitane.
Poi ci sono le sedi diplomatiche: a cominciare, ovviamente, dal consolato degli Stati Uniti d’America di piazza della Repubblica, a Mergellina. Nel caso di pericolo anche per la rete idrica e per alcuni siti industriali di primaria rilevanza in tutta la provincia come nel resto della regione. A cominciare da quelli che producono energia. Tutto ciò però, è bene ribadire, è ancora oggetto di decisioni da prendere a livello nazionale.