Il Tutor stradale torna operativo nelle autostrade italiane. A partire da oggi il SICVe-PM, la versione 2.0 dell’accoppiata sensori-telecamere e del software che dà loro vita propria, sorveglierà il nostro stile di guida in occasione delle vacanze estive.
L’Associazione amici polizia stradale (Asaps) ritiene che saranno collocati seguendo determinati principi di necessità, ovvero nei tratti più a rischio incidente. Tra questi la galleria di Base direttissima A1, 32 chilometri che separano La Quercia (Bologna) da Barberino di Mugello (Firenze), alcuni tratti della A10 (Genova – Ventimiglia) e altri tratti della A16 (Baiano – Avellino).
La Società autostrade smentisce però l’Asaps, sottolineando che sarà la Polizia stradale a prendere decisioni circa il posizionamento dei nuovi Tutor. Durante lo scorso mese di maggio i Tutor erano stati ritirati a causa di una violazione di brevetto, problema ora risolto con questa nuova versione.
Come funzionano. Un primo sensore collocato al lato della carreggiata rileva il tipo di veicolo che sta passando e manda le informazioni alla prima telecamera, di norma posizionata su un pannello informativo oppure su un cavalcavia, che fotografa la targa dei veicoli in transito. A una distanza che varia da 10 chilometri a 25 chilometri un altro sensore calcola la media della velocità (mentre l’Autovelox si limita a valutare la velocità massima raggiunta). Infine la seconda e ultima telecamera fotografa ancora il veicolo e il software elabora i dati acquisiti. Semmai si dovesse superare il limite di velocità almeno del 5%, il conducente sarà sanzionato ma, per la sottrazione dei punti dalla patente, sarà necessario identificare il guidatore.