La lotta allo smog resta una sfida aperta in Campania, dove i livelli di inquinamento atmosferico continuano a superare i limiti previsti dalla normativa. Secondo il report “Mal’Aria 2025” di Legambiente, 8 delle 27 città monitorate hanno già sforato il limite annuale per il PM10, le polveri sottili, che non dovrebbe superare i 50 microgrammi per metro cubo per più di 35 giorni l’anno.
Aversa, polveri sottili oltre i limiti di legge: male in altre città della Campania
Tra queste c’è Aversa, dove nei primi giorni del 2025 si sono già registrati 9 sforamenti: ovvero per 9 nove volte la centralina della scuola Cirillo ha segnalato valori superiori a quelli consentiti.
Secondo l’ultimo bollettino Arparc del 3 febbraio, nella città normanna il PM10 ha raggiunto una media giornaliera di 14, con 12 giorni di superamento del limite. Nel 2024, gli sforamenti totali sono stati 41. Per contrastare l’inquinamento, il Comune di Aversa ha introdotto le domeniche ecologiche, a partire da questa domenica fino a maggio, con limitazioni alla circolazione dei veicoli su gran parte del territorio.
Guardando al resto della regione, la città più inquinata è Acerra, con 86 giorni di sforamento nella Zona Industriale e 54 giorni presso la Scuola Caporale, dove vi è un’altra centralina. Seguono San Vitaliano con 58 giorni di sforamento, Napoli con 57, Volla con 49 e Teverola con 45. Dati che confermano, secondo Legambiente, una realtà preoccupante: le città campane sono ancora lontane dagli obiettivi europei sulla qualità dell’aria, che diventeranno ancora più stringenti entro il 2030.