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Avevano ragione gli attivisti, anche il Ministro ammette: “Fatto troppo poco per la Terra dei Fuochi”

Terra Dei Fuochi Ministro Commissione Ecomafie
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Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Picchetto Frattin, ha posto al centro del suo intervento alla commissione Ecomafie la necessità di accelerare le azioni nella Terra dei Fuochi, con particolare attenzione all’Area vasta di Giugliano, durante un’audizione incentrata sul sistema di smaltimento dei rifiuti in Campania. Tra gli annunci più significativi, l’impegno a concludere rapidamente la perimetrazione del SIN (Sito di Interesse Nazionale) di Giugliano, il caso era stato sollevato durante la nostra trasmissione “Campania Oggi” un passo ritenuto cruciale per rispondere alle richieste della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) e dare un «segnale immediato al territorio».

Giugliano e le risorse per la bonifica

 

Il ministro ha sottolineato che per gli interventi urgenti nella zona di Giugliano e dei laghetti di Castelvolturno sono già disponibili 19 milioni di euro, destinati alla messa in sicurezza e alla bonifica. «L’impegno del ministero è addivenire rapidamente a una positiva conclusione della perimetrazione del nuovo SIN», ha dichiarato, ribadendo l’urgenza di agire in coerenza con le pressioni internazionali. La Cedu, infatti, ha condannato l’Italia a adottare misure efficaci entro due anni per affrontare l’inquinamento nella Terra dei Fuochi, criticando la lentezza e la frammentarietà degli interventi passati.

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Le critiche alla gestione passata e il nodo “concertazione”

 

Il ministro ha ammesso esplicitamente le carenze storiche: «Non è stato fatto abbastanza». Secondo la Cedu, la mancanza di organicità e la parzialità delle azioni hanno dimostrato l’incapacità delle autorità italiane di agire con la «diligenza richiesta dalla gravità della situazione». Pichetto ha individuato nella «troppa concertazione» una delle cause dei ritardi: «L’eccesso di coinvolgimento istituzionale ha portato a una mancanza di coordinamento. Non è un giudizio sui predecessori, ma su un sistema che dura da quarant’anni».

Il registro tumori e il ruolo della Regione Campania

 

Un appello diretto è stato rivolto alla Regione Campania, chiamata a pubblicare il registro tumori, strumento essenziale per correlare l’impatto ambientale alla salute pubblica. «È una questione sanitaria prima di tutto», ha insistito Pichetto, ricordando che la competenza per le bonifiche nella Terra dei Fuochi spetta alla Regione, poiché l’area non è classificata come SIN. Sul tema delle risorse, ha precisato che oltre ai 200 milioni già stanziati, sono previsti altri 200 milioni dal contratto istituzionale di sviluppo, da utilizzare con «modalità ordinate e trasparenti».

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