La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per l’oncologo Giuseppe Rizzi (attualmente sospeso), ex dirigente medico dell’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari.
Bari, vendeva farmaci gratuiti ai malati di tumore: chiesti 10 anni per l’oncologo-truffatore
Come anticipa Repubblica, l’uomo è accusato di concussione per aver raggirato 16 pazienti terminali. Secondo l’accusa, il professionista li avrebbe costretti a pagare migliaia di euro (oltre 2,5 milioni in totale in dieci anni) per prestazioni sanitarie alle quali i pazienti potevano accedervi gratuitamente. Nella fattispecie, il medico si sarebbe fatto pagare fino a 7mila euro per ogni iniezione di un farmaco che diceva “miracoloso”.
L’inchiesta, scrive La Repubblica, partì dalla denuncia dei familiari di un paziente che avrebbe consegnato al medico 127mila euro in un anno. L’uomo, in fin di vita e senza più soldi, avrebbe perfino lavorato come operaio edile nella villa al mare che Rizzi stava ristrutturando per ripagare le prestazioni sanitarie ricevute dal medico-truffatore.
Al medico è contestato anche di aver truffato l’ospedale perché percepiva una indennità aggiuntiva sullo stipendio di oltre mille euro mensili per non svolgere attività privata e invece con quei pazienti terminali faceva visite private a pagamento.
Nel processo, che si celebra con il rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari Francesco Vittorio Rinaldi, sono costituiti parti civili i familiari di alcuni pazienti deceduti, l’ospedale e l’Ordine dei medici di Bari. Si tornerà in aula il 28 settembre per la sentenza.