Si tornerà in classe con visiere e barriere in plexiglass tra i banchi. Sono le linee guide – provvisorie – emerse ieri dopo due ore di videoconferenza sulla scuola. A parlare la ministra Lucia Azzolina, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ben 53 interlocutori tra rappresentanti dei docenti, dei sindacati e degli studenti.
A scuola a settembre con visiere e barriere in plexiglass tra i banchi: no mascherine
Un dato sembra certo: si riapriranno le classi a settembre. “Abbiamo preso in considerazione due opzioni”, ha dichiarato Azzolina. La prima ipotizza un contagio “meno veloce” e la seconda, invece, una situazione epidemiologica “che necessita di mantenere misure di distanziamento”. A seconda dello stato del virus, per dare sicurezza agli studenti si potranno prevedere “pannelli in plexiglass nelle aule a compartimentare i banchi” e, se necessario, “pensare a tensostrutture e opere di edilizia leggera nelle aree esterne degli istituti scolastici”.
No a doppi turni e a didattica a distanza
Sembra invece scongiurato il pericolo di spalmare gli studenti in orari diversi. “Non penso siano possibili doppi turni, sdoppiamenti delle classi”, ha aggiunto la ministra non accogliendo i suggerimenti del Comitato ministeriale per la ripartenza presieduto da Patrizio Bianchi. “Preferisco guardare piuttosto a una rimodulazione dell’unità oraria”, ha dichiarato. I famosi 40 minuti di lezione al posto dell’ora per intenderci.
Bocciata l’ipotesi anche della didattica a distanza. “Vogliamo tenere quanto più possibile unito il gruppo classe, daremo strumenti flessibili alle scuole per agire”. “L’obiettivo è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli, che hanno sofferto maggiormente in questo periodo”, ha detto la ministra in apertura dell’incontro.
Altro punto su cui si è creata convergenza è l’abolizione dell’obbligo di mascherina, un’ipotesi che aveva suscitato molte polemiche nei giorni scorsi. Per gli studenti “si potranno utilizzare le visiere”. Servirà ad andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie.
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