Cresce il focolaio scoppiato alla Bartolini. Sono 64 i contagiati positivi al Covid-19, di cui 47 dipendenti e 17 tra parenti e familiari riconducibili al “cluster” aziendale dei magazzini di via Roveri. Ma preoccupa la segnalazione arrivata a Fanpage: ci sono casi anche alla Tnt e in Dhl.
Bartolini, focolaio in espansione: operai senza mascherine
Su 47 dipendenti positivi, solo 6 sono sintomatici. E in 2 sono ricoverati in reparti Covid. Gli altri, per fortuna, sono asintomatici o con sintomi lievi e sono tutti in isolamento domestico. Ma il rischio è che il virus viaggi sotto traccia e che ci siano altri dipendenti infetti. L’indagine, spiega Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Bologna, è partita “dopo la segnalazione di un medico, la settimana scorsa. Ma i lavoratori hanno contattato tardivamente il proprio medico – sottolinea il direttore – e questo non va bene. Serve molta responsabilità in questo momento”.
Alla base del focolaio Bartolini ci sarebbe anche il mancato rispetto delle norme anti-covid. “Le regole, in magazzino, non venivano rispettate in modo sistematico. Abbiamo notato che, qualche volta, le persone non usavano la mascherina e non rispettavano la distanza di sicurezza di un metro. Non è che non venisse usata la mascherina in generale, ma veniva usata in modo saltuario, quindi non in modo corretto”, precisa Pandolfi.
Contagi anche in Tnt e Dhl
Casi di contagio si sarebbero registrati anche in altre ditte di trasporto. “La situazione sta peggiorando, siamo molto preoccupati – ha commentato a Fanpage.it il nuovo focolaio Covid nel capoluogo emiliano Simone Carpeggiani, coordinatore provinciale di SiCobas -. Anche perché abbiamo avuto notizia di almeno sei nuovi infetti accertati in altri magazzini, cioè 2 in Pelletways a Calderara di Reno, 2 in Dhl e 2 in Tnt. Abbiamo paura che possano replicare l’emergenza scoppiata in Bartolini. Anche perché nessuna di queste aziende ha chiuso“.