Giugliano. L’emergenza coronavirus ha provocato una situazione di forte difficoltà per tante persone ma ha fatto riscoprire pure tanta solidarietà. Un imprenditore ha donato infatti circa 350 chili di banane per i meno abbienti di Giugliano. Il benefattore vuole restare anonimo nel suo gesto ma un episodio simile è avvenuto nei giorni scorsi anche alla palestra di Gianni Maddaloni a Scampia. Quasi sicuramente si tratta della stessa persona.
Si tratterebbe del titolare di un impresa con sede tra Afragola e Cardito, padre di un bambino autistico escluso dalla recita di Natale. Dopo questo episodio, avrebbe deciso di donare la sua vita per aiutare il prossimo ma senza protagonismo. La merce è stata ritirata oggi dai volontari giuglianesi di protezione civile dell’associazione Vigili del Fuoco in congedo, guidati dall’ingegner Vincenzo Caragallo. Una prima parte è già stata consegnata nel pomeriggio a don Vincenzo Apicelli, rettore del Santuario dell’Annunziata. Da qui la frutta sarà smistata anche alle altre parrocchie della città da sempre impegnate per aiutare i bisognosi, ancora di più in questi mesi di emergenza Covid. Domani i volontari consegneranno la restante parte all’istituto Fratelli Maristi, il centro giuglianese impegnato per la solidarietà alimentare.
Un gesto importante quindi dell’anonimo imprenditore che sicuramente darà un grosso contributo a chi sta soffrendo in questo particolare momento storico. “Mi scuso se non rivelo la mia identità – ha spiegato l’imprenditore nella donazione fatta a Scampia – Ma se chi è in difficoltà in questo momento si sente inferiore, quasi in colpa, non vedo perché chi ha possibilità debba ostentare. Con questo maledetto virus ho visto la mia attività andare avanti e altri fermarsi. Senza più un lavoro. Non è giusto. Mi sono detto: tutto quello che posso fare per gli altri, lo farò. In nome di mia madre che non c’è più e tanto faceva per i meno fortunati.”