E’ stata al centro di polemiche e attacchi social Giusy Giugliano (e non Giuliano, come erroneamente diffuso in un primo momento). La bidella protagonista di una storia di pendolarismo ai limiti dell’immaginabile è diventata oggetto di approfondimenti da parte di utenti web e giornalisti, tutti impegnati a ricostruire costi e spese della giovane partenopea che userebbe l’Alta Velocità ogni giorno per raggiungere da Napoli il luogo di lavoro a Milano con l’obiettivo di risparmiare sull’affitto.
Bidella pendolare Napoli-Milano, qual è la verità?
Ad occuparsi della vicenda sono i colleghi di Open, che hanno rintracciato i profili social della collaboratrice scolastica e hanno provato a raccogliere informazioni presso gli istituti scolastici milanesi in cui presta servizio. Ciò che emerge dalle ricerche condotte sul campo è che la 29enne non sarebbe presente ogni giorno a scuola. La storia della pendolare che si sposta da Napoli a Milano dal lunedì al sabato non regge. Anzitutto sul piano economico, per i costi proibitivi dell’Alta Velocità, di poco inferiori al costo mensile di un affitto. Ma neanche ascoltando chi la conosce o frequenta gli stessi ambienti scolastici. “Attraverso le diverse dichiarazioni, ottenute discutendo con i presenti al di fuori del Liceo Boccioni – spiega Open -, otteniamo una ricostruzione diversa da quella raccontata. C’è chi dichiara di averla vista a inizio anno scolastico, mentre altri collaboratori e docenti operativi da pochi mesi affermano di non averla mai vista e di aver saputo della sua esistenza solo attraverso i giornali”.
L’accusa: “Si è messa in congedo straordinario retribuito”
Un’altra possibile ricostruzione, ottenuta tramite una docente, è che Giuseppina sia andata in malattia dopo un primo mese di lavoro e di pendolarismo estremo. Una versione più verosimile e compatibile con quanto avrebbe detto sui social attraverso un tweet l’utente Davide Andriolo, il quale – sempre secondo Open – avrebbe sentito degli insegnanti della scuola di sua conoscenza: «L’ha fatto due volte e poi si è messa in congedo straordinario, retribuito».
A togliere fondamento alla versione inizialmente diffusa dai giornali anche alcuni reel e post apparsi sui profili social della 29enne. Alcuni di essi sarebbero stati postati in luoghi diversi da quelli scolastici e in orari di lavoro. “Risulta lecito domandarci – conclude Open – se queste e altre pubblicazioni social riguardino video ripresi in momenti diversi e condivisi nel corso della giornata lavorativa in un breve momento di pausa”. L’unica a fare definitivamente chiarezza può essere soltanto la diretta interessata, che potrebbe sbugiardare tutti i sospetti alimentati in questi giorni: mostrare le schermate o le ricevute dei biglietti dell’Alta Velocità che la bidella avrebbe acquistato per fare la pendolare ogni giorni da Napoli a Milano.