Bimba di 14 mesi piange troppo: il padre le sigilla occhi e bocca con la colla e poi scappa

Una terribile storia di violenza quella che arriva da un cittadina del Texas, Odessa, dove uno uomo di 29 anni, Johnnie Lee Carter, ha sigillato con la colla gli occhi e la bocca della figlioletta, di appena 14 mesi, per poi scappare. L’uomo già in passato era finito nei guai per abusi e violenze domestiche, oltre che per la sua incapacità a gestire gli attacchi d’ira.

La piccola non smetteva di piangere. Johnnie, esasperato, ha pensato bene di colpirla più volte al torace e alla testa, per farla smettere. Ottenendo l’effetto contrario, ha deciso di sigillarle letteralmente la bocca e gli occhi con dell’apposita colla, causandole gravi danni. Poco dopo si è accorto che la stava praticamente uccidendo ma, anziché chiamare un medico, è scappato di corsa, allontanandosi dalla stanza del Motel dove si è consumato il fatto.

L’allarme è stato lanciato dalla compagna dell’uomo, che ha allertato gli agenti della locale stazione di Polizia, i quali si sono trovati davanti agli occhi una scena terribile. La piccola era in condizioni critiche e, sull’altro letto, sepolto da cuscini e coperte, si trovava invece il fratellino di appena 2 mesi. La bambina se l’è cavata grazie al tempestivo intervento dei medici ed ha subito solo danni lievi. Il padre invece è stato rintracciato a El Paso, a circa 430 chilometri da Odessa, ed è stato arrestato, senza cauzione, con l’accusa di aver causato gravi lesioni personali ad un bambino.

 

 

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