Bimbo morto a Torre del Greco: madre accusata di omicidio volontario

Una tragedia immane quella avvenuta a Torre del Greco: A. G., 40enne, ha confessato l’omicidio del figlio di due anni e mezzo, morto annegato. La donna è accusata di omicidio volontario, sulla base delle indagini condotte dai carabinieri.

Madre uccide il figlio di due anni e mezzo

Queste sono le notizie che si apprendono da fonti investigative, secondo cui la madre del piccolo avrebbe confessato di aver contribuito alla morte del figlio, convinta che lo stesso soffrisse di ritardi mentali.

Nonostante gli interventi di alcuni presenti, per il bimbo non c’è stato nulla da fare per tentare di salvargli la vita. L’accusa è di omicidio volontario.

L’allarme da parte del marito

A dare l’allarme, è stato il marito della donna, che ha segnalato alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa della consorte insieme al figlio, intorno alle 21. La 40enne è stata successivamente ritrovata sulle sponde del mare, sul litorale torrese, con il bambino tra le braccia.

Nonostante i tentativi di soccorso e rianimazione, il bambino è stato dichiarato morto per annegamento. La donna è stata condotta nella caserma dei Carabinieri dove è stata interrogata, alla presenza del proprio avvocato. Nei suoi confronti è stato emesso uno stato di fermo: l’indagata verrà condotta nella casa circondariale femminile di Pozzuoli.

Le parole dell’avvocato

“Non era presente a se stessa, viveva una situazione di choc ed era in una fase di black out che andava avanti da alcuni mesi, da quando aveva riscontrato particolari sintomatologie del bambino che faceva accrescere in lei la paura che il piccolo potesse avere patologie riconducibili allo spettro autistico”: queste le parole dell’avvocato della donna.

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