Blitz al Cardarelli, gli “assenteisti” sono di Giugliano, Mugnano e Sant’Antimo

Uno su tre al centralino: tremila euro al mese con straordinari – Invece dei tre centralinisti previsti per ogni turno ne rimaneva in servizio solo uno il quale, per coprire i colleghi assenteisti, si metteva anche in straordinario guadagnando fino a oltre tremila euro al mese. Operazione anti assenteismo nell’ospedale Cardarelli di Napoli dove la polizia ha denunciato otto dipendenti per truffa aggravata e continuata. Scoperto, dagli investigatori del commissariato Arenella e dagli agenti del drappello di istanza in ospedale, il meccanismo messo in piedi da otto degli undici centralinisti.

Secondo quanto accertato nel corso delle indagini, avviate lo scorso mese di giugno, uno dei dipendenti si presentava sul posto di lavoro e provvedeva a timbrare anche i cartellini degli assenti. Ma non solo. Sfruttando la cronica assenza di personale, i dipendenti avevano anche messo a punto un meccanismo che gli consentiva di percepire “un elevatissimo” numero di ore di straordinario, “per lo piu’ – spiega la polizia – effettuate solo virtualmente”, tanto da riuscire a percepire alla fine del mese una retribuzione anche superiore ai 3mila euro.

Gli agenti, inoltre, hanno effettuato indagini volte anche ad accertare l’eventuale espletamento di un secondo lavoro durante le ore in cui sarebbero invece dovuti essere al loro posto presso il centralino del Cardarelli. L’indagine ha portato al deferimento all’Autorita’ giudiziaria di R.A. di 56 anni di Mugnano di Napoli, di I.S. 59enne di Somma Vesuviana, di F.P: 53 anni di Striano, di S.C. 60 anni di Napoli, M.A. 56 anni di Giugliano in Campania, di V.L. 41 anni di Giugliano in Campania, di Q.R. 52 anni di Sant’Antimo, di E.A. 63 anni di Sant’Anastasia e di G.V. 59 anni di Sant’Antimo. L’attivita’ investigativa e’ stata condotta anche grazie alla collaborazione del direttore dell’ufficio tecnico e Provveditorato dell’ospedale Cardarelli. Totalmente estranei alla vicenda due dipendenti diversamente abili che – come riferisce la polizia – in alcune circostanze “si sarebbero trovati a espletare il servizio da soli”. Ulteriori accertamenti sono in corso per verificare se sussista anche il reato di abbandono di incapace.

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