Alimenti, già pronti per essere serviti ai clienti, in cattivo stato di conservazione o scaduti e preparati in ambienti sporchi. E’ quanto hanno scoperto i Carabinieri del Nas nel corso dei controlli effettuati negli stabilimenti balneari e nei relativi esercizi di ristorazione, bar e ulteriori servizi forniti a favore dei vacanzieri, ubicati delle zone costiere marittime e dei laghi.
Blitz dei Nas in stabilimenti balneari: uno su 3 è irregolare
I militari hanno eseguito 886 controlli, con 258 situazioni di irregolarità rilevate.Le attività, condotte da Nord a Sud, hanno riguardato, in particolare, l’attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da Covid-19: il distanziamento tra gli ombrelloni, uso di mascherine, la presenza di dispenser per la disinfezione delle mani, sistemi per la rilevazione della temperatura corporea e delle informazioni per la clientela.
I Nas hanno chiuso 21 stabilimenti dopo aver riscontrato gravi carenze igienico sanitarie nelle zone adibite alla ristorazione, alla preparazione e alla conservazione degli alimenti; 17 le persone denunciate all’autorità giudiziaria e 217 a quella amministrativa; sequestrate 1,3 tonnellate di prodotti alimentari e materie prime destinati alla preparazione dei pasti, soprattutto pesce, per un valore complessivo di circa 77 mila euro. Si sono contate 351 violazioni complessive per un ammontare di multe pari a 202 mila euro.