Se i prezzi delle bollette di luce e gas dovessero aumentare, si potrà combattere il caro-energia grazie a due misure individuate dal governo: bonus sociale e bonus riscaldamento.
Bollette, due bonus contro caro-energia: quali sono e chi li può richiedere
Le agevolazioni sono infatti previste dal decreto-legge approvato il 30 marzo. Entro oggi sono attesi gli emendamenti in commissione Finanze alla Camera.
Da qualche mese l’andamento dei prezzi di luce e gas è andato migliorando. Per esempio, la bolletta del gas (per le famiglie nel mercato tutelato) a marzo è scesa del 13,4%. A gennaio si era registrato -34,2%, a febbraio -13%. Ma le cose potrebbero cambiare.
Come ha ricordato il presidente dell’Arera, Stefano Besseghini, pochi giorni fa, questo trend potrebbe finire e i prezzi potrebbero tornare a salire già da quest’estate.
Il Bonus sociale è già attivo e riconosciuto sia a chi ha un contratto di fornitura nel mercato di maggior tutela sia a chi è passato al mercato libero. Il decreto lo ha rafforzato e prevede agevolazioni relative alle tariffe per le forniture di energia elettrica e di gas naturale ai clienti domestici economicamente svantaggiati e ai clienti in gravi condizioni di salute.
L’Isee
La soglia Isee era già stata alzata da 12 mila a 15 mila euro. Ma con l’ultimo decreto bollette l’Esecutivo ha stanziato anche 405 milioni di euro per prorogare fino al 30 giugno le misure previste dalla finanziaria e per aumentare a 30 mila euro, anziché fino a 20.000 euro come in precedenza, la soglia Isee in caso di 4 figli a carico.
L’aiuto è riconosciuto direttamente nelle bollette e dal 2021 non è più necessario inoltrare la domanda al Comune, ma si deve presentare la Dsu (dichiarazione sostitutiva unica) per ottenere l’Isee. L’importo è determinato dall’Arera in base a diversi fattori, tra cui appunto il livello dell’Isee, il numeri dei componenti del nucleo familiare e, per il gas, il tipo di utilizzo che si fa e la zona climatica di residenza.
Bonus riscaldamento
Novità in assoluto del decreto è il bonus riscaldamento, che scatterà nel quarto trimestre 2023. Si tratta di un contributo in quota fissa e differenziato per zone climatiche, a parziale compensazione delle spese sostenute dalle famiglie (tranne quelle che beneficiano già del bonus sociale) per riscaldare le case.
Il contributo però arriverà solo nel caso in cui nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso supererà la soglia di 45 euro/MWh su base mensile.
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