Bollettino protezione civile. Superati i 20mila malati di coronavirus in Italia: sono complessivamente 20.603, con un incremento rispetto a sabato di 2.853, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 27.747.
Il dato è stato fornito dal commissario per l’emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Dall’inizio dell’emergenza trasferite dalle terapie intensive della Lombardia ad altre regioni 40 pazienti, ha detto il commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla protezione Civile. Nella giornata di oggi sono state trasferite 6 persone.
Dati della Protezione Civile
Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 10.043 i malati in Lombardia (984 in più di ieri), 2.741 in Emilia Romagna (+392), 1.989 in Veneto (+214), 1.030 in Piemonte (+216), 1.087 nelle Marche (+224), 763 in Toscana (+149), 396 nel Lazio (+76), 296 in Campania (+53), 493 in Liguria (+109), 316 in Friuli Venezia Giulia (+45), 179 in Sicilia (+29), 212 in Puglia (+56), 367 in Trentino (+168), 128 in Abruzzo (+22), 139 in Umbria (+36), 17 in Molise (+0), 75 in Sardegna (+25), 56 in Valle d’Aosta (+15), 66 in Calabria (+7), 199 in Alto Adige (+29), 11 in Basilicata (+1).
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Vittime
Quanto alle vittime, se ne registrano: 1.218 in Lombardia (+252), 284 in Emilia Romagna, (+43), 63 in Veneto (+8), 81 in Piemonte (+22), 46 nelle Marche (+10), 8 in Toscana (+2), 33 in Liguria (+6), 9 in Campania (+3), 16 Lazio (+3), 14 in Friuli Venezia Giulia (+1), 16 in Puglia (+8), 5 in provincia di Bolzano (+2), 2 in Sicilia (+0), 3 in Abruzzo (+1), uno inUmbria (+0) uno in Valle d’Aosta (+0), 6 in Trentino (+4), uno in Calabria,2 in Sardegna. I tamponi complessivi sono 124.899, quasi 85mila dei quali in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
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Emergenza Coronavirus
L’emergenza Coronavirus «è una realtà che riguarda tutto il paese, nessun cittadino può sentirsi esonerato e non coinvolto in questa sfida. L’appello è a rispettare tutte le misure, anche nei territori dove oggi i casi sembrano minori». Lo ha affermato il direttore dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, nel corso del bollettino delle 18 della Protezione civile. Questo «per evitare scenari critici», ha aggiunto.