Bologna. Fratellini precipitati dall’ottavo piano, ipotizzata la probabile causa del gesto

Bologna. Il mistero della morte dei due fratellini di Bologna, David e Benjamin di 14 e 11 anni, si infittisce. I due ragazzini sono caduti giù dal balcone della loro abitazione probabilmente per eludere la punizione del padre, che aveva chiuso la porta di casa per impedirgli di scendere a giocare, in quanto non avevano portato il resto della spesa.

Potrebbe, quindi, cadere la pista del suicidio, seguita inizialmente dagli inquirenti. “Uno si mette a cavalcioni sulla ringhiera, l’altro lo spinge — ipotizza il procuratore capo di Bologna, Giuseppe Amato  —. Quello scivola, cade giù, il fratello si dispera e lo segue”. Queste due spiegazioni giustificherebbero il ritrovamento dei due corpi a 6-7 metri di distanza dall’asse del balcone, ma nessuna delle ipotesi è dimostrabile in assenza di testimoni oculari o riprese.

Al momento non ci sono indagati e la versione raccontata dal padre, Nathan, l’unico presente nell’abitazione in quel momento, concorda con i rilievi.  A difenderlo c’è anche la moglie – la coppia ha altri figli che si trovavano insieme alla mamma – che ha spiegato agli inquirenti come il marito amasse molto i ragazzi. Una versione a cui crede anche il pubblico ministero. E le testimonianze dei vicini avvalorano la versione dei due genitori, nessuno di loro ha sentito liti o urla.

 

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