Cercano di operare in casa il figlio di 5 mesi per circonciderlo perché non hanno i soldi per farlo privatamente. Ma il piccolo muore tra venerdì e sabato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove è arrivato venerdì pomeriggio da Scandiano (Reggio Emilia) in condizioni disperate ghanese.
Gli accertamenti dei carabinieri di Reggio Emilia sono scattati venerdì su segnalazione dell’ospedale di Scandiano. Sul caso la Procura reggiana ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. La salma del piccolo è a disposizione della Procura per l’esame autoptico che la pm, Isabella Chiesi, deve ancora fissare.
Il bimbo è stato portato venerdì pomeriggio all’ospedale di Scandiano in arresto cardiaco. Secondo quanto finora ricostruito, il neonato era in condizioni disperate dopo aver subito un intervento domestico di circoncisione. Si è reso quindi necessario il trasporto d’urgenza con l’elisoccorso al Sant’Orsola di Bologna dove il piccolo poi è deceduto. Le indagini sono in corso.
In alcune regioni come il Lazio ed il Veneto le famiglie di migranti (per lo più tunisini, egiziani, nigeriani, iracheni, siriani e di tutti i paesi africani e albanesi di origine mussulmana) possono accedere al Servizio sanitario con una spesa che varia dai 250 ai 400 euro. Privatamente i costi raggiungono anche i 2500 euro, con picchi fino 4000 euro. Ad alimentare il mercato clandestino sono anche i molti irregolari che ovviamente non possono rivolgersi a strutture autorizzate. Nei paesi d’origine la circoncisione, che non viene praticata dai medici, costa pochissimo, spesso basta un’offerta.