Tre casi anomali di influenza identificati al policlinico Sant’Orsola di Bologna. Mai capitato che il virus più comune alle nostre latitudini facesse la sua comparsa ai primi di settembre. Si tratta di un virus di tipo A, ceppo H3N2.
Bologna, tre casi anomali di influenza già a settembre: uno è polmonite
«I contagiati – spiega Tiziana Lazzarotto, direttrice del reparto di Microbiologia del Policlinico di Bologna – sono un bambino di tre anni e due ragazzi, uno di 18 e l’altro di 28 anni: non si tratta di casi collegati. Sono arrivati in ospedale con problemi di natura respiratoria e uno dei due adulti ha sviluppato anche una polmonite». La Lazzarrotto si dice stupita e mette di non aver mai identificato casi di influenza in questo periodo.
A destare allarme anche la ricomparsa dell’Usutu virus dopo 10 anni di assenza. «Dopo circa 10 anni, abbiamo identificato nel nostro laboratorio del Creem, il Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche, il primo caso di malattia da Usutu virus in un ottantenne di Reggio Emilia: si tratta di un’infezione aviaria– precisa–, di origine africana, molto rara nell’uomo. Il vettore per l’uomo è la zanzara che ha punto uccelli migratori contagiati».
Sintomi
L’influenza colpisce milioni di italiani ogni anno ed è il virus con cui conviviamo di più insieme a quello del raffreddore. Le vittime stimate ogni anno sono in media 7/8mila. Nella maggior parte dei casi il decorso è di 5-7 giorni e si tende a guarire spontaneamente salvo l’insorgere di complicanze eventualmente dovute a patologie pregresse o a quadri clinici già compromessi. I sintomi più frequenti dell’influenza includono: febbre; dolori muscolari e articolari; brivido; sudorazione; mal di testa; mal di gola; congestione nasale, tosse secca; stanchezza. Le complicanze più frequenti dell’influenza sono le infezioni delle vie alte e basse vie respiratorie.