Il bonus 200 euro è la nuova misura introdotta dal governo per tutte le famiglie italiane con un reddito inferiore a 35mila euro. Il sussidio previsto dal “decreto Aiuti” sarà erogato una tantum ai lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi e disoccupati.
Il bonus da 200 euro arriverà direttamente in busta paga nel mese di luglio per le tutte le categorie con reddito inferiore a 35mila euro. Nella misura di sostegno messa in campo dal governo rientrano anche quelli che entro il 30 giugno avranno ricevuto l’assegno di disoccupazione o la Naspi, i lavoratori stagionali e i collaboratori domestici.
Come si fa a stabilire chi ha diritto al bonus? Come ripetuto più volte il bonus è rivolto alla singola persona dunque sarà preso in considerazione il reddito e non l’Isee che invece riguarda la situazione economica e patrimoniale di un intero nucleo familiare.
Le voci escluse
Si terrà conto dei redditi di qualsiasi natura. Sono escluse dal conteggio: la casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto, l’assegno unico per i figli e quelli familiari. A non essere presi in considerazione ci sono, poi, gli assegni di guerra, l’indennizzo ai soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, ancora l’indennità di accompagnamento, l’assegno mensile per l’assistenza personale e continuativa ai pensionati per inabilità, l’indennità prevista per i ciechi parziali e quella di comunicazione per i sordi prelinguali