Bonus 600 euro, sospesi due deputati leghisti. La giustificazione di Dara: “L’ha chiesto mia madre”

Sono i leghisti Elena Murelli di Piacenza e Andrea Dara di Mantova i primi deputati ad aver chiesto e ottenuto il bonus di 600 euro per le partite Iva. La denuncia arriva in serata e la conseguenza è l’immediata sospensione.

Lega, sospesi due deputati che hanno richiesto bonus

Non hanno violato alcuna legge, mette per iscritto il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari, ma “è inopportuno che parlamentari abbiano aderito a tale misura”. Entrambi i deputati si sono scusati per il danno arrecato al partito. Dara avrebbe spiegato che la richiesta del bonus sarebbe stata fatta dalla madre, che con lui gestisce l’azienda di cui è titolare al 60%: “Comprendo la scelta del partito, mi assumo la responsabilità di quanto accaduto, anche se non sono stato direttamente io”.

Secondo quanto si racconta, Dara avrebbe scoperto di aver ottenuto il bonus quando il partito, per invogliare i deputati all’autodenuncia, aveva consigliato di controllare semmai che la richiesta fosse stata presentata dai commercialisti.

Pasquale Tridico, presidente dell’Inps, parlerà al Parlamento venerdì alle 12. Tridico dovrebbe rivelare i nomi di tutti i furbetti del bonus che, in Parlamento, vede coinvolto almeno un altro deputato, probabilmente del Movimento 5 stelle o un suo ex.

Ad ascoltare Tridico saranno i 43 parlamentari della commissione Lavoro di Montecitorio a cui riferirà in audizione. Lo farà in videoconferenza chiarendo a chi, come e quando sono state liquidate quelle indennità, nonostante le buste paga d’oro dei politici di Montecitorio. “È la sede parlamentare opportuna”, spiega il presidente della Camera Roberto Fico sottolineando che “i deputati potranno porre tutte le domande necessarie per fare definitivamente chiarezza su quanto accaduto”.

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