Bonus bebè, pagamento marzo 2020 quando avviene? L’assegno mensile rivolge alle famiglie che hanno bimbi molto piccoli o appena nati.
Bonus bebè: cos’è?
L’assegno di natalità (anche detto “Bonus Bebè”) è un assegno mensile destinato alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. L’assegno è annuale e l’accredito c’è ogni mese fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito di adozione o affidamento preadottivo.
Rispetto all’assegno di natalità delle leggi degli anni precedenti, ancora applicabili per gli eventi antecedenti al 2020, per le nascite, adozioni ed affidamenti preadottivi del 2020 la prestazione viene rimodulata con nuove soglie di ISEE e può spettare, in applicazione del principio dell’accesso universale, nei limiti di un importo minimo, anche per ISEE superiori alla soglia di 40.000 euro o anche in assenza dell’indicatore ISEE.
Bonus bebè: pagamento marzo 2020
Quando arriva il pagamento per la mensilità di marzo? L’accredito del Bonus bebè del mese corrente, o meglio dell’assegno natalità Inps, è disposto sempre dall’INPS verso il beneficiario. Tale pagamento avviene mensilmente ed è relativo al mese precedente. Per cui nel mese di marzo si riceve febbraio. L’accredito dovrebbe avvenire intorno all’11 marzo 2020.
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Bonus bebè: quanto mi spetta?
La misura dell’assegno dipende dall’Isee calcolato facendo riferimento a tutti i componenti del nucleo familiare. Con Isee inferiore ai 7.000 euro il bonus annuale è di 1.920 euro. Mentre con Isee compreso tra 7.000 euro e 40.000 euro annui il bonus annuale è di 1.440 euro. Con Isee superiore a 40.000 euro annui il bonus annuale è di 960 euro. Questo importo è valido anche in assenza di Isee. Il pagamento mensile dell’assegno è effettuato dall’Inps, in singole rate mensili, direttamente al richiedente tramite bonifico domiciliato, accredito su conto corrente bancario o postale, libretto postale o carta prepagata con Iban intestati al richiedente, secondo le modalità indicate dal richiedente nella domanda, secondo le modalità indicate dallo stesso nella domanda. Il primo pagamento comprende l’importo delle mensilità sino a quel momento maturate. L’eventuale richiesta di modifica della modalità di pagamento indicata in domanda deve essere corredata dal modulo “SR163”.
Quando si presenta la domanda del bonus bebè?
La domanda deve essere presentata da uno dei genitori entro 90 giorni dalla nascita o dalla data di ingresso del minore affidato o adottato nel nucleo familiare. Se la domanda è presentata oltre i termini dei 30 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della stessa.
Bonus bebè: chi può richiederlo?
La domanda può essere presentata dal genitore che abbia i seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana, di uno Stato dell’Unione europea o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Unione europea (italiano o comunitario) non avente la cittadinanza di uno Stato membro, carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro di cui all’articolo 17, decreto legislativo n. 30/2007. Ai fini del beneficio ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria;
- residenza in Italia;
- convivenza con il figlio (figlio e genitore richiedente devono essere coabitanti e avere dimora abituale nello stesso comune);
- Isee del nucleo familiare del richiedente (o del minore se fa nucleo a sé perché affidato). Nel caso in cui il figlio venga affidato temporaneamente a terzi, la domanda di assegno può essere presentata dall’affidatario. In questo caso il requisito dell’Isee è calcolato con riferimento al nucleo familiare del quale fa parte il minore affidato: precisamente, i minori in affidamento temporaneo sono considerati nuclei familiari a sé, ma l’affidatario ha facoltà di considerarli parte del proprio nucleo.
Per poter richiedere l’assegno è necessario presentare una Dichiarazione Sostitutiva Unica (la DSU è il documento essenziale ai fini della richiesta modello Isee 2019 nella quale i contribuenti attestano non soltanto i dati del proprio nucleo familiare ma anche quelli relativi al reddito e alla situazione patrimoniale mobiliare o immobiliare al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di presentazione della DSU). Nel nucleo familiare indicato nella DSU deve essere presente il figlio nato, adottato o in affido preadottivo per il quale si richiede l’assegno.
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