A febbraio insegnanti, dirigenti e personale scolastico potrebbero ritrovarsi 100 euro in più in busta paga. È il cosiddetto bonus scuola, uno dei provvedimenti del Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica da Coronavirus.
Bonus scuola, si parte a febbraio: a chi spetta la somma di denaro
Il bonus interesserà i lavoratori del comparto: professori, presidi, personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ata) e direttori dei servizi generali e amministrativi.
Ne avranno diritto all’aumento solo coloro che hanno lavorato in ufficio a marzo 2020, cioè nel periodo più critico della pandemia: il primo periodo della fase uno, quando l’Italia era in massima allerta.
L’aiuto non interesserà chi, pur rientrando in queste categorie professionali, ha operato in modalità di smart working o è stato assente per altri motivi come malattia, ferie, congedi e permessi non retribuiti o retribuiti. Le prime erogazioni sono previste a febbraio.
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Per capire l’importo spettante si deve utilizzare il rapporto tra i giorni di presenza in sede (indipendentemente dal numero di ore prestate) effettivamente lavorati nel mese di marzo 2020 e quelli lavorabili, che sono:
- 22 se la settimana lavorativa è articolata su 5 giorni (lun-ven);
- 26 se la settimana lavorativa è articolata su 6 giorni (lun-sab).
Il premio sarà, quindi, rapportato ai giorni effettivamente lavorati considerando che i 100 euro spettano solo a chi ha lavorato 22 giorni per settimana articolata su 5 giorni e 26 giorni per settimane lavorativa su 6 giorni. Per tutti gli altri, l’importo spettante sarà rimodulato sui giorni effettivamente lavorati.