Bruciato vivo a Frattamaggiore, Nicola sentito in ospedale: “È stato Pasquale”

“E’ stato Pasquale”. Nicola Liguori, il 36enne dato alle fiamme mentre era in videochiamata con la fidanzata, avrebbe ripetuto più volte, con voce strozzata, il nome del suo presunto aggressore dinanzi al giudice per le indagini preliminari di Bar.

Bruciato vivo a Frattamaggiore, Nicola sentito in ospedale: “È stato Pasquale”

L’uomo è stato sentito durante l’incidente probatorio in ospedale a Bari, dove si trova ricoverato nel reparto Grandi Ustioni. Presenti il pm ministero di Napoli Nord, Alberto della Valle. ma anche l’indagato Pasquale Pezzella con l’avvocato Fernando Pellino.

Le dichiarazioni rese dalla vittima sono state registrate e verranno trascritte per essere allegate al fascicolo d’indagine. Liguori era stato aggredito in via Tiziano, a Frattamaggiore, a pochi passi dalla sua abitazione: qualcuno, da dietro le spalle, gli aveva versato addosso del liquido infiammabile e aveva appiccato il fuoco mentre era seduto su una panchina, al telefono con la fidanzata, Giuseppina Mosca.

La donna, infatti, ha riconosciuto in Pezzella la persona che ha visto, durante la video-chiamata, aggredire il fidanzato. Oltre alla fidanzata, ad accusare Pezzella sono anche il fratello e la madre di Liguori, che hanno raccolto le sue parole prima che venisse soccorso dai sanitari. Per la Procura, che mantiene il massimo riserbo su quanto riferito dal 39enne, l’incidente probatorio ha avuto “esito positivo”.

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