E’ una lunga, appassionata dedica quella che Ciro Migliore dedica a Maria Paola, la fidanzata 22enne speronata e uccisa dal fratello Antonio Gaglione, 25 anni, al termine di un inseguimento tra Caivano e Acerra. La loro unica colpa: un amore omosessuale.
Caivano, la lettera d’addio di Ciro a Maria Paola: “Mi hanno tolto l’amore più grande”
Il post è apparso poche ore fa sul profilo pubblico di Ciro. Il 22enne sta bene: dopo le ferite riportate nell’incidente, è ricoverato alla Clinica dei Fiori di Acerra e le sue condizioni non destano preoccupazioni. Diverso invece il destino di Maria Paola, morta sul colpo dopo la caduta in via Etruschi. Per la sua morte è stato fermato con l’accusa di omicidio preterintenzionale aggravato da omofobia il fratello, Antonio. L’uomo ha confessato di essere contrario alla loro storia d’amore e ha descritto la sorella come “una persona normale” finché lui non l’avrebbe “infettata”, tanto da volerle “dare solo una lezione, non volevo ucciderla”.
“Amore mio, oggi sono esattamente tre anni di noi”, spiega il giovane, “tre anni a prenderci e lasciarci in continuazione. Avevo la mia vita come tu avevi la tua, ma non abbiamo mai smesso di amarci. Dopo tre anni ti stavo vivendo, ma la vita mi ha tolto l’amore mio più grande, la mia piccola. Non posso accettarlo”, ha aggiunto, “perché Dio non ha chiamato me? Perché proprio a te, amore mio. Non riesco più a immaginare la mia vita senza te, non ci riesco. Non riesco più a dormire”, si legge nel suo lungo messaggio, “penso a te 24 ore su 24 amore mio, mi manchi, mi manchi tantissimo. Eri l’unica per me, l’unica che mi amava veramente. Non posso accettarlo ancora.. non ci riesco. Mi mancano le tue carezze.. mi manca quanto mi svegliavi la mattina a darmi fastidio. Mi manca tutto di te, non ho mai smesso di amarti dal primo giorno che ti ho vista, ti amerò per sempre piccola mia”.