Sei persone sono state iscritte dalla Procura di Napoli Nord nel registro degli indagati in relazione all’inchiesta sulla tragica morte di Antonio Golino, il 22enne di Marcianise deceduto in una cella frigoriferia dell’azienda “M&C” di Pascarola, frazione di Caivano, in seguito al crollo di una pila di recipienti di plastica, contenenti affettati e vaschette di salumi. Il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo.
Caivano, operaio morto schiacciato: 6 indagati
Come anticipa il Mattino, ad aver ricevuto gli avvisi di garanzia sono i titolari e amministratori delegati dell’azienda e gli omologhi della “In Joint”, società satellite della “M&C”, che si occupa invece della filiera logistica. Insieme ai manager delle aziende, sono indagati anche i due medici del lavoro delle società.
Gli avvisi sono stati notificati dai carabinieri della compagnia di Caivano, diretta dal capitano Antonio Maria Cavallo, ancora impegnati nelle indagini.
L’autopsia
Intanto, due giorni fa, è stata eseguita l’autopsia sul corpo del ragazzo, il cui esito ha dimostrato che Antonio sarebbe morto per le molteplici lesioni da schiacciamento che hanno interessato tutti gli organi interni e per le numerose fratture. La salma è stata poi dissequestrata e riconsegnata ai familiari per consentirgli di dare degna sepoltura al giovane. I funerali sono stati infatti celebrati martedì nella parrocchia della Santissima Annunziata, a Marcianise.
La pista
A provocare l’incidente, che si è rivelato fatale per il 22enne, è il probabile cedimento strutturale delle piastre sulle quali viene di fatto bloccata la pila di recipienti di plastica. È questa la pista che sembra convincere di più gli inquirenti, che nel frattempo hanno acquisito e analizzato le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti all’interno dell’azienda. E proprio gli occhi metallici confermerebbero questa ipotesi: dai filmati, infatti, non si vedrebbero né addetti né operatori alla guida dei carrelli di carico che si siano avvicinati alla pila. In altre parole, nessuno dei dipendenti della “M&C” l’avrebbe urtata accidentalmente. Ed è più probabile, quindi, che ci sia stato un cedimento improvviso che abbia travolto in pieno Antonio Golino mentre passava.