Calenda lancia il suo nuovo movimento: “Sosteniamo Bonaccini se il Pd non va col M5s”

Carlo Calenda lancia il suo nuovo movimento politico. L’ex ministro del governo Renzi ha postato su Twitter una foto della manifestazione di ieri a piazza Maggiore a Bologna e ha scritto: “Questa mobilitazione va onorata – scrive Calenda – Il 21 lanceremo il nuovo movimento politico. Nonostante il poco tempo siamo pronti a lavorare con Stefano Bonaccini ed il Pd per combattere insieme. Ovviamente se i 5s non saranno alleati“.

“Siamo europei”

Una formazione, della quale non si conosce ancora il nome, che nascerà con l’appoggio di Matteo Richetti, taggato nel post, senatore ex Pd, che ha appoggiato Calenda quando ha deciso di costruire un nuovo partito. L’idea dell’europarlamentare nasce dopo il fallimento del tentativo di unire alle elezioni di maggio i partiti di centrosinistra dietro alla bandiera del suo Siamo Europei.

L’analisi di Calenda

Nel corso della presentazione del libro “Dalla parte di Jekyll-Manifesto per una buona destra”, di Filippo Rossi, avvenuta ieri a Bruxelles, Calenda ha detto: “Quello che è successo è che Pd e Forza Italia, rispettivamente, sono andati dietro ai Cinque stelle e alla Lega, invece di fare un argine alle pulsioni illiberali della società. Una società con questo livello di analfabetismo funzionale non diventa democratica, diventa illiberale”. “Salvini – ha aggiunto – funziona perché intercetta pulsioni primordiali. Questo è il motivo per cui la democrazia rischia di finire. La destra estrema sa semplificare i messaggi e dirti quel che non osavi confessare. La sinistra non sa farlo, non riesce a dire messaggi banali e semplici ovvero popolari. La mancanza di pragmatismo della sinistra – ha proseguito – la sta uccidendo. Ad oggi la sinistra come unica arma per chiedere il voto dice che ci sono i fascisti alle porte, è il motivo per cui sono uscito dal Pd. Bisogna capire le paure delle persone, tutelarle e accompagnarle verso una crescita, un esito. Se continuiamo a dire alla gente che non capisce niente – ha concluso – non riusciremo mai a cambiare la situazione”.

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