A giudizio per calunnia nei confronti dell’ex pm Raffaele Cantone – ora presidente dell’Anac, l’Autorità Anticorruzione – chiede la rimessione del procedimento, in pratica un trasferimento della sede in cui svolgere il processo, ma la Cassazione respinge l’istanza.
Si tratta di Augusto La Torre, ex capo clan di Mondragone poi passato a collaborare con la giustizia. A darne notizia è Il Mattino. Secondo l’accusa ha falsamente accusato Cantone di averlo sollecitato a formulare, nel quadro della sua collaborazione giudiziaria, accuse di «contiguità camorristica» nei confronti di Mario Landolfi, deputato e ministro delle comunicazioni nel terzo governo Berlusconi. La Suprema Corte non ha accolta la sua richiesta. La Torre aveva dichiarato di considerarsi «vittima di un trattamento discriminatorio a causa delle pesanti e gravi situazioni locali determinatesi da quando ha intrapreso la collaborazione con la giustizia», lamentando di essere continuamente indicato come boss e mai come collaboratore di giustizia.