Calvizzano. Domani alle ore 10.30, presso il Palazzetto dello Sport “PalaRaffaella”, l’amministrazione comunale di Calvizzano in collaborazione con l’assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione organizza la prima “Giornata Cittadina della Legalità”, per riaffermare il totale rifiuto e il totale disprezzo verso la criminalità organizzata e non, da parte delle istituzioni, degli studenti, dei giovani e della cittadinanza tutta.
Calvizzano, domani la prima “Giornata Cittadina della Legalità”: ospite Paparcuri
Per l’occasione sarà ascoltata la testimonianza di Giovanni Paparcuri, agente miracolosamente scampato all’attentato di Via Pipitone Federico, in cui morì il Giudice Antimafia Rocco Chinnici, due uomini della scorta e il portiere del palazzo dove avvenne l’attacco.
Paparcuri ha dedicato la sua vita lottando contro il crimine e ha lavorato a stretto contatto con tantissimi autorevoli magistrati, alcuni dei quali uccisi dalla mafia. Tra gli altri ha collaborato anche con i Giudici Falcone e Borsellino. All’evento parteciperanno delegazioni di studenti dell’I.C. Marco Polo di Calvizzano, dei licei Carlo Levi, Segrè, Cartesio e di altri istituti limitrofi. Inoltre interverranno il prefetto di Napoli Michele di Bari, il sindaco di Calvizzano Giacomo Pirozzi, l’assessore Regionale all’Istruzione Lucia Fortini, l’ex procuratore nazionale Antimafia ora parlamentare Federico Cafiero De Raho, da sempre impegnato nella lotta al crimine organizzato, il magistrato Antimafia Catello Maresca, noto per aver contribuito a decapitare il clan dei casalesi, il Senatore e presidente della bicamerale per le questioni regionali Francesco Silvestro, oltre agli esponenti delle forze dell’ordine del territorio.
A moderare il dibattito il giornalista di Teleclub Italia Francesco Mennillo. “Tale manifestazioni – spiega il primo cittadino di Calvizzano – ha un carattere fortemente simbolico, in ricordo delle vittime innocenti della mafia e ha l’obiettivo di ribadire il pieno disprezzo verso il crimine e di riaffermare la legalità attraverso la sensibilizzazione, la diffusione della cultura e la formazione delle nuove generazioni, soprattutto in questo periodo storico dove a finire nel panorama criminali sono spesso giovani al di sotto persino della maggiore età”.