Calvizzano. Millecentocinquanta iscritti, duecentodieci animatori, un campo di beach volley e uno di beach soccer, calcio balilla umano, sette piscine, cinque gonfiabili per bambini, un’area nido: numeri da record per l’oratorio estivo “Villaggio di Dio”, la kermesse estiva giunta alla terza edizione, voluta fortemente da don Ciro e don Paolo, parroco e vice parroco della Chiesa madre di San Giacomo Apostolo, due giovani prelati molto amati e apprezzati da queste parti. Tenendo conto che Calvizzano, il più piccolo Comune del comprensorio giuglianese, è abitato da circa 12mila 500 anime, oltre il quaranta per cento dei bambini e dei ragazzi della città frequentano l’oratorio estivo, definito dagli esperti del settore tra più grandi d’Italia. Uno scenario sicuramente non molto gradito ai gestori degli istituti scolastici privati del circondario, che ogni anno sono costretti a fare salti mortali per far quadrare i conti, visto la crescente riduzione degli iscritti ai loro campi estivi. Quest’anno la kermesse è iniziata il 4 luglio (all’inaugurazione ha partecipato anche il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe) è terminerà il 23 luglio con una mega festa finale, durante la quale si esibiranno “I Ditelo Voi”, noto trio comico napoletano. Insomma, per circa venti giorni, bambini, ragazzi e volontari hanno un punto di riferimento dove la sana aggregazione la fa da padrona. Si tratta di un appuntamento irrinunciabile, ormai diventato una sorta di istituzione, il vanto della città. Ogni giorno, di mattina i più piccoli e di pomeriggio i più grandi, dal lunedì al venerdì, i ragazzi giocano, ballano, pregano, fanno il bagno in piscina e apprendono, attraverso laboratori specifici, l’arte a trecentosessanta gradi, tra cui anche il teatro e il giornalismo.
Il ritrovo è sempre nell’area del parcheggio pubblico di via Galiero, per l’occasione chiusa al traffico cittadino. L’allestimento è stato curato dalla “Progress srl” di Qualiano, l’unica ditta che ha risposto alla manifestazione d’interesse indetta dal Comune, per un importo di 29mila400 euro (base d’asta 30mila euro), oltre iva. Oltre a questa cifra, il Comune impegnerà altri soldi che occorrono per la fornitura dei pasti e per la guardiania notturna, per una somma totale che supererà di certo i 50mila euro, vale a dire meno della metà di quanto sborsato l’anno scorso.
“Questo è un evento speciale – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Salatiello – : ce lo invidiano tutti gli altri Comuni d’Italia, perché ce lo abbiamo solo noi a Calvizzano. L’amministrazione che rappresento è lieta di aver contribuito alla buona riuscita di un evento che rimarrà nella storia, per i numeri in gioco, ma soprattutto perché vengono messi al centro dell’attenzione temi come l’umanità, la fratellanza, l’aiuto ai più deboli e a gli ultimi. Ringrazio inoltre don Ciro e don Paolo, per tutto quello che fanno per la città. Senza di loro non sarebbe stato possibile mettere a punto un programma quasi perfetto”.
La Chiesa invece, attraverso le quote di iscrizione di 20 euro per figlio singolo partecipante e 10 euro per più figli partecipanti, ha introitato circa 12mila euro, soldi che, per la maggior parte, sono serviti a comprare i kit, composti da maglietta, cappellino e zainetto. Con la restante parte, il parroco porterà, il prossimo 27 luglio, gli animatori (tutti volontari) ad Assisi a pregare sulla tomba di San Francesco.
I conti non tornano perché alle famiglie più povere non è stato fatto sborsare neanche un euro.
Ma, nonostante il Villaggio di Dio sia diventata una tradizione tutta calvizzanese, come l’incendio del campanile, dopo le critiche della scorsa edizione, nate soprattutto per le ingenti cifre in gioco (circa 150mila euro), e le accuse lanciate su facebook, don Ciro era deciso a mollare tutto. Poi ci ha ripensato.
“Mi hanno convinto – afferma il giovane parroco – tre ragazzi che spacciavano droga e che ora, grazie all’oratorio estivo, non lo fanno più. Si sono anche cresimati e, oggi, sono tra i più attivi del gruppo di volontari”.
“Il Villaggio di Dio – ha detto don Ciro – è diventato ormai una tradizione tutta calvizzanese come l’incendio del campanile. Ringrazio il sindaco e l’intera amministrazione, poiché senza il ltoro apporto non ci sarebbe stato questo momento di grande aggregazione sociale che durerà tutto il mese di luglio. Per divertirsi insieme basta poco”.
Ma don Ciro e Salatiello si sono fatti i complimenti a vicenda.
“Ringrazio la mia squadra di consiglieri e assessori – ha affermato il Primo cittadino – che si sta dando da fare, perciò è stato possibile inaugurare il mercato rionale, attivare i campi da tennis e aprire la strada che costeggia l’Alveo: insieme faremo tante altre cose. Quando fui eletto, don Ciro mi ospitò in chiesa con tutta l’amministrazione facendomi giurare di non dimenticare gli ultimi: ho mantenuto la promessa. Mi è piaciuto tantissimo il tema “aggiungi un posto a tavola”, perché è un monito ad aiutare i più deboli. Tutti devono restare a tavola e quest’amministrazione non si dimentica di nessuno. Se qualche volta ho dimenticato qualcuno – ha aggiunto Salatiello – me lo ha ricordato don Ciro, se è stato lui a dimenticare qualcuno gliel’ho fatto notare io: noi siamo un’unica squadra, perché lavoriamo per Calvizzano. Questo è un evento speciale: ce lo invidiano tutti gli altri Comuni d’Italia, perché ce l’abbiamo solo noi a Calvizzano. Così come il Servizio civico comunale del quale, finora, ne hanno usufruito 125 persone. Queste cose non si dicono, ma voi lo dovete sapere perché c’è certa brutta stampa (la stoccata, quasi sicuramente, era rivolta a calvizzanoweb) che è meglio stia a casa, in quanto non riconosce i valori e la sensibilità di un’amministrazione semplice come la nostra. Noi amiamo gli ultimi e, per questo motivo, andremo avanti lottando sempre di più”.
di Mimmo Rosiello